MASSIMO MAURO – “Non ho mai conosciuto un atleta e uomo migliore. Io ho avuto la fortuna di giocare anche assieme a Maradona e Platini e posso dire che Zico in quegli anni aveva una bella concorrenza. Ho sempre detto che il migliore dei tre era Maradona, ma se fossi stato allenatore avrei scelto Zico perché racchiudeva tutte le qualità che ci devono essere in un grande campione ed era l’uomo migliore per l’allenatore, per i compagni di squadra. Era l’uomo perfetto per vincere, perché poi aveva una grandissima dote nella semplicità straordinaria e faceva capire a tutti che tutto che si sapeva fare lo si doveva fare per vincere la partita. Era molto concreto, oltre che bellissimo da vedere. Quelli furono anni straordinari, perché l’Udinese era veramente una squadra bella da vedere e arrivammo ad un passo dalla Coppa Uefa. Per me, poi ,sono stati anni straordinari perché fu un trampolino per andare alla Juventus. Sono stati tre anni come essere in Paradiso, è stata una esperienza stupenda. Zico è stato il più grande giocatore passato per Udine: credo che questo tributo sia doveroso”.
DINO GALPAROLI – “è stato un periodo indimenticabile anche per noi giocatori. La presenza di un uomo così, che è stato parte di quella squadra, ci ha fatto vivere una atmosfera indimenticabile. Fuori dal campo era un ragazzo normale, mai una parola fuori posto: un amico di tutti, con tutti. Un gran ricordo e una gran fortuna per me aver giocato con un campione così. Zico portava normalità, facevamo grigliate e i vicini se sapevano che c’era lui curiosavano dalla finestra. Uno come lui è stato amato e lui ama Udine perché qui ha potuto vivere in maniera normale”.
LUIGI DE AGOSTINI – “Mi fa piacere che ritorni Zico. Lo sento costantemente via mail. Con lui si è instaurata una amicizia splendida, è come averlo sempre con me. Zico era un campione di una semplicità assoluta: un fuoriclasse che giocava di prima. Ti metteva la palla sul piede, un grande. Io mi fermavo sempre a guardare le sue punizioni. Lui e Edinho erano sempre a provare. Ricordo tanti singoli episodi: a Catania, per esempio, siamo arrivati accolti da contestazioni e sassi. Ma quando è arrivata la punizione per noi, lo stadio intero si è messo a invocare Zico a calciarla e poi siamo usciti tra gli applausi”.