“Se Gorizia ricorda i Borboni, i Borboni ricorderanno Gorizia”. Lo ha detto il principe Luigi Alfonso di Borbone Duca di Angió e di Cadice, attuale capo della Casa Borbone e pretendente al trono di Francia, nel corso dell’incontro, sabato 18 febbraio, con il sindaco, Ettore Romoli, evidenziando il legame storico fra la Francia e la città che diede loro ospitalità nel momento più difficile, diventando sede del loro esilio. Durante la sua visita alla città il principe è accompagnato dalla contessa Carolina Lantieri e dallo storico don Alessio Stasi. Numerosi i punti toccati dal pretendente al trono, non ultimo Palazzo Coronini con la stanza da letto dalla cui finestra, negli ultimi giorni, Carlo X di Borbone, scacciato dalla Francia per la sua vena reazionaria intransigente e sordo alle istanze rivoluzionarie, aveva espresso la volontà di essere seppellito nel santuario della Castagnevizza. Nella visita, che è continuata per tutta la giornata di domenica 19, il discendente dei Borbone è stato accompagnato, oltre che dal sindaco Ettore Romoli, dal primo cittadino di Nova Gorica, Matej Arcon, a confermare la sinergia tra le due realtà transfrontaliere per valorizzare l’importante memoria storica dei Borbone che si snoda, tra l’altro, tra i due Stati moderni. Di fatto la Castagnevizza è oggi in territorio sloveno. Lo scambio di doni, nella Sala Bianca di Palazza Attems S. Croce, sede del municpio, ha voluto ancora una volta suggellare l’unione tra Gorizia e la famiglia reale dei Borbone, che la considerano tutt’oggi la Saint-Denis del loro esilio.
“Se Gorizia ricorda i Borboni, i Borboni ricorderanno Gorizia”
Storica visita alla città di Luigi Alfonso, pretendente al trono francese
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