Il 20 marzo 1994, alle 15.30, a Mogadiscio in Somalia, l’omicidio della giornalista Rai Ilaria Alpi e dell’operatore triestino Miran Hrovatin. Quel pomeriggio di 24 anni fa, la Toyota con a bordo i due italiani è diretta verso l’Hotel Amana. A poca distanza dall’albergo da una Land Rover scendono diverse persone armate, almeno sette, e fanno fuoco. Un proiettile di kalashnikov colpisce alla tempia Ilaria Alpi, una raffica raggiunge Hrovatin. Gli aggressori scappano subito, portando via con sé la verità. Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avrebbero saputo di fatti e attività scottanti, connessi con traffici illeciti di armi e rifiuti di vasta proporzione. Cominciano oltre vent’anni di inchieste e duri scontri, nella procura romana e non solo. La parola fine nel luglio 2017, quando viene chiesta l’archiviazione per ll’inchiesta sulla morte di Alpi e Hrovatin.
Per opporsi all’archiviazione, oggi in Rai è stato organizzato il presidio #noinonarchiviamo, voluto da Federazione Nazionale Stampa Italiana, Usigrai e Comitato di Redazione del Tg3, in attesa della pronuncia del tribunale prevista a metà aprile.
24 anni fa l’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Il 20 marzo 1994 la giornalista Rai e il cineoperatore triestino vennero uccisi a Mogadiscio. Nel luglio 2017 l'archiviazione dell'inchiesta
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