Per alcuni residenti di Verzegnis l’orso Francesco, ormai stanziale nella zona, contribuirà in qualche modo a richiamare nuovi visitatori. Per altri è invece, la maggioranza stando a quanto ci ha detto il vice sindaco Franco Sulli, è motivo di preoccupazione.
Il plantigrado, monitorato costantemente grazie a un radio collare dall’Università di Udine, sembra ormai presente in modo stabile nel territorio di Sella Chianzutan e ciò sta creando un certo dibattito su che fare: “Bisogna affrontare la questione in maniera razionale – conferma il vicesindaco – per fare in modo che si possa convivere pacificamente e senza pericoli con questo animale. Da un lato abbiamo avviato stretti contatti con i ricercatori dell’università friulana, in particolare il professor Stefano Filacorda affinché ci siano fornite indicazioni utili su come comportarci e informazioni costanti sugli spostamenti del plantigrado. A creare qualche preoccupazione è in particolare il fatto che l’orso possa avvicinarsi alle malghe e anche se sono dotate di cani addestrati in grado di dare l’allarme pensiamo sia importante essere preavvisati dell’avvicinamento dell’animale in maniera da pre allertare i malgari. In tal senso l’Università si è dimostrata molto disponibile. Inoltre contiamo di organizzare un incontro con la popolazione alla quale parteciperanno i ricercatori per spiegare come comportarsi in caso di incontro con l’animale e quali siano le corrette norme di comportamento quando ci si reca nel bosco, dove più elevata è la probabilità di incontrarlo”.
Non c’è solo l’orso tuttavia a dare qualche pensiero. Perché sono soprattutto i cinghiali a creare molti problemi, in particolare a chi gestisce i pascoli messi letteralmente sottosopra da questi ungulati: “E’ una situazione che stanno affrontando molti Comuni montani – conferma Sulli – e stiamo cercando di affrontarla con un rinnovato spirito di collaborazione tra riserva di caccia, gestori delle malghe e Corpo forestale regionale. Nel caso delle due malghe di proprietà comunale nei pascoli circostanti sono stati conteggiati almeno una trentina di esemplari che ovviamente mettono a soqquadro le aree adibite a pascolo dove le operazioni di sfalcio sono ovviamente ostacolate. In questo caso cerchiamo di mantenere il numero entro limiti accettabili mediante catture effettuate dai cacciatori in base al piano di abbattimento, mentre quando si tratta di cinghiali che frequentano le aree abitate abbiamo iniziato a chiedere l’intervento degli agenti della Guardia forestale che provvedono ad abbattimenti selettivi. Nella parte alta del nostro territorio queste misure hanno dato dimostrazione di funzionare bene dopo i gravi danni registrati lo scorso anno, mentre nella parte bassa siamo ancora in fase di avvio. Ciò che conta – conclude il vicesindaco – è dare la possibilità alle nostre aziende agricole di lavorare serenamente”.
A Verzegnis tocca fare i conti con cinghiali e orso
"Bisogna affrontare la questione in maniera razionale - conferma il vicesindaco - per fare in modo che si possa convivere pacificamente"
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