“L’abbiamo saputo subito grazie agli smartphone dei ragazzi, ma non abbiamo perso la calma”. Così Ilaria De Cillia, docente di inglese al Malignani, ricorda i momenti drammatici dell’attentato di ieri a Londra, dove è in viaggio di studio con gli allievi, 35 in tutto, di due classi dell’istituto udinese, una terza e una quarta.
“E non è vero che siamo rimasti bloccati al British Museum dove eravamo in visita ieri pomeriggio”, aggiunge l’insegnante. “Siamo stati noi a scegliere di restare fino alle 17 nel complesso per attendere la fine della fase critica dell’emergenza ed eventualmente capire se si trattava di un attentato unico oppure multiplo come era già accaduto in passato a Londra”.
Preoccupazione e paura nei primi momenti e poi apprensione, ricordando che proprio a Westminster gli studenti erano stati solo il giorno prima. Le chiamate a casa come prima mossa per dare notizie rassicuranti alle famiglie a Udine, e poi il ritorno in metropolitana nelle camere del soggiorno londinese, che continua regolarmente, conferma De Cillia: “Adesso i ragazzi sono a scuola e nel pomeriggio riprenderemo il programma normale delle visite”.