Le Grotte di San Canziano, poco oltre il nostro confine, dal 1986 sono patrimonio dell’umanità, riconosciute come parco mondiale dall’Unesco. Ora sta prendendo corpo la concreta possibilità che l’intero Carso classico da Monfalcone a Duino fino a Postumia possa avere questo prestigioso riconoscimento e diventare un’area di particolare attrazione e tutela. I requisiti ci sono tutti: lo dimostra uno studio preliminare condotto nell’ambito del progetto europeo Julius che ha individuato in una serie di unicità del territorio, veri e propri fenomeni naturali e culturali di straordinaria importanza.
Predisposta da un gruppo di sindaci, l’iniziativa sta prendendo corpo e nei prossimi giorni ci saranno alcuni passaggi importanti in questo senso. Domani, martedì 7 ottobre alle 10.00 nella sede del Comune al palazzetto Veneto in via S.Ambrogio 12, i rappresentanti delle maggiori organizzazioni ambientaliste WWF, Legambiente e il Club Alpino italiano Cai assieme a una rete di associazioni slovene, sottoscriveranno il documento di sostegno al Comitato promotore, e contribuiranno anche all’individuazione dei componenti il gruppo di esperti richiesto dalla delegazione italiana dell’Unesco di Roma, con la quale sono stati avviati nei giorni scorsi i relativi contatti.
Mercoledì 8 ottobre il sindaco di Monfalcone Silvia Altran e quello di di Duino-Aurisina Vladimir Kukanja saranno a Bruxelles, in occasione della manifestazione degli Open Days, per presentare ufficialmente la proposta di candidatura. E’ prevista la partecipazione del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e della presidente della Regione Debora Serracchiani, oltre a Oriano Otocan, referente della Regione Istria e l’europarlamentare sloveno Lojze Peterle.
Il Carso ha almeno cinque dei requisiti richiesti per il riconoscimento obiettivo della Piattaforma di cooperazione prevista dal progetto europeo Julius per mettere a frutto le esperienze derivanti dalla valorizzazione transfrontaliera dell’ambiente carsico: sal sito paleontologico di Duino, il più importante d’Europa, alla imponente rete dei Castellieri (5 grandi strutture solo nella zona del monfalconese con materiali e manufatti di enorme rilievo archeologico) sino all’area di Postumia con la più famosa e grande grotta del mondo. Moltissimi sono, inoltre, gli studi qualificati di carattere archeologico e geologico che possono supportare la proposta di un inserimento nella lista nei beni meritevoli di protezione universale.
Anche la ricorrenza del centenario della Grande guerra sarà occasione per promuovere questo significativo riconoscimento di una delle aree più cruciali dell’intero contesto europeo.