Il Sap friulano ritorna sulla chiusura del Distaccamento di Polizia Stradale di Tolmezzo, ritenuta dal sindacato di polizia “un pessimo tentativo di razionalizzazione del comparto sicurezza in provincia, operazione meramente di facciata, minata nella sua credibilità da quelle che sono le motivazioni addotte per falcidiare quello che da decenni è un caposaldo della presenza della Polizia di Stato in Carnia”.
“Il reparto opera su itinerari ordinari di scarsa rilevanza strategica a seguito della realizzazione della A23 Palmanova-Tarvisio – queste le motivazioni, secondo quanto riferito dal Sap -”.
“Probabilmente, in assenza di vere reazioni da parte della rappresentanza politica regionale, esclusa qualche inutile comparsata sui media della governatrice Serracchiani – si legge nella nota del Sap -, che evidentemente non ha smosso fattivamente le politiche ministeriali, la burocrazia romana ha deciso di procedere a tambur battente con il chiaro obiettivo di staccare la spina alla Stradale di Tolmezzo, presumendo forse che fosse sinora frequentata da zombie.
Si, perché l’A23 è in servizio dal 1986, con siffatte motivazioni avrebbero dovuto chiuderla già 30 anni addietro. Tant’è, sulla scorta di motivazioni tanto scollegate dalla realtà, desideriamo tornare con i piedi per terra e ricordare che il declino di un territorio si accentua quando vengono a mancare i servizi, il lavoro e la sicurezza. Tutte necessità delle quali, nonostante sporadici exploit sui media, sembra che i nostri governanti locali non riescano a farsi carico in maniera accettabile. Se poi si lascia che la presenza dei presidi sul territorio venga stabilita dalla lontana burocrazia romana, che la Carnia ed il tolmezzino sa a malapena dove siano, avremo quali risultati quelli che il SAP segnala da tempo: rottamazione della sicurezza, arretramento del campo d’azione nel controllo del territorio, accentramento dell’attività della Polizia Stradale unicamente sulle direttrici autostradali, sguarnendo di fatto tutto il resto del territorio dove avvengono l’80% dei sinistri stradali – conclude il Sap -. Un’inversione di tendenza riteniamo sia più che necessaria”.