Tolmezzo ha aperto oggi le manifestazioni ufficiali indette in occasione della sua nomina a Citta alpina dell’anno 2017. Per il capoluogo carnico si tratta di un’importante occasione per riportare al centro dell’attenzione le problematiche della montagna.
Ad aprire le iniziative è stata la presentazione del progetto di riqualificazione del Tagliamento, che comprende un intervento di miglioramento dello stato ecologico del fiume stesso tra Tolmezzo e Amaro. Il progetto, che ha coinvolto oltre al Comune gli studenti dell’Istituto Fermo Solari, prevede il potenziamento della capacità di fitodepurazione che caratterizza la roggia comunale che sfocia nel Tagliamento.
Momento clou della giornata è stato il passaggio del testimone da Tolmino, città alpina del 2016, a Tolmezzo nell’ambito di una cerimonia ufficiale accompagnata da uno spettacolo di danza musica e immagini al Teatro Candoni.
Al di là degli onori e dei riconoscimenti per il lavoro svolto fino ad ora, Tolmezzo ha un compito molto importante da svolgere nell’ambito dell’intero comprensorio per incentivare uno sviluppo sostenibile e una crescita sociale in modo particolare dei giovani.
Il riconoscimento ottenuto induce a praticare la promozione e la cooperazione transfrontaliera, la valorizzazione e lo sviluppo della cultura alpina e di un turismo a contatto con la natura.
Serracchiani: “Occasione per darci quella visibilità che ancora ci manca”
“Il titolo di Città alpina dell’anno sia l’occasione per far conoscere e visitare Tolmezzo e la Carnia, per darci quella visibilità che ancora ci manca e per presentarci come una regione attrattiva”.
È questo l’auspicio che la presidente della Regione Debora Serracchiani ha espresso in occasione dell’affollata cerimonia di apertura dell’anno di progetti e il momento ufficiale del passaggio di testimone tra Tolmino e il capoluogo carnico, nominato da una giuria internazionale “Citta’ alpina dell’anno per il 2017”.
Nel suo intervento Serracchiani ha sottolineato come il titolo sia una responsabilità e soprattutto un’occasione da vivere come una missione collettiva. “Ci esorti a pensare a quello che vogliamo che la Carnia e Tolmezzo diventino nei prossimi anni: non sia solo un compito del Comune e della Regione, ma anche di enti, associazioni, categorie economiche; ognuno deve sentire che questa è l’occasione che possiamo sfruttare tutti insieme per confrontarci con altre regioni e città, per diventare protagonisti e non comparse di quello che ci capiterà negli anni a venire”.
Serracchiani, ricordando che questo titolo “è stato raggiunto grazie al lavoro molto coraggioso e determinato dell’amministrazione comunale”, ha anche fatto notare che sarà l’opportunità per inserire la città non solo nella Convenzione delle Alpi, il grande patto, firmato dagli Stati alpini e dall’Unione Europea nel 1991, ma anche all’interno della quarta strategia macroregionale alpina Eusalp.
“È la prima volta che la Regione ottiene questo titolo e credo sia proprio il momento giusto perchè in questi anni abbiamo cercato di lavorare per far sì che la Carnia, e la nostra montagna in generale, si inserisse da protagonista all’interno delle linee di finanziamento, dei grandi progetti regionali e comunitari”, ha concluso Serracchiani.
La cerimonia si è aperta con l’intervento della madrina ufficiale di Tolmezzo Città alpina, Luisa Polonia, che lo scorso mese ha vinto la medaglia d’oro di sci Special Olympics nello slalom speciale e a cui la presidente Serracchiani ha donato la targa della Regione, complimentandosi con l’atleta per essere “testimone della tenacia, del coraggio e della forza non soltanto dei grandi campioni, ma anche dei carnici veri”.
E’ stato il sindaco Francesco Brollo a ribadire le motivazioni della scelta della madrina. “Vogliamo che sia Elisa perché nella vita e nello sport porta avanti il più importante dei valori che ha un cittadino di montagna: tenacia e rispetto per l’altro”.
Ricevendo dal primo cittadino di Tolmino Uros Brezan il testimone del titolo, Brollo ha voluto poi sottolineare come “ciò che Tolmezzo riceve oggi e che cederà a Bressanone il prossimo anno sia la prima pietra sulla quale fondare un pezzo del nostro futuro. La prima pietra di un edificio che ha però già un progetto definito: fare di Tolmezzo una porta delle Alpi, un centro a servizio della montagna”.
Il programma di azioni concrete per raggiungere l’obiettivo è stato ricordato nei dettagli. “Cominciamo da Palazzo Linussio: abbiamo ottenuto il sostegno del Carnia Industrial Park per un percorso partecipato allo studio di fattibilità che nei prossimi mesi specificherà cosa si può fare della ex Caserma Cantore, a livello culturale, produttivo, turistico. Questo percorso entrerà poi nel progetto europeo Tour Des Villes sulla conversione degli spazi urbani dismessi, che facciamo assieme a Sonthofen e Idrija. Intanto abbiamo ricevuto grazie a Tolmezzo città Alpina dalla regione 500.000 euro per le prime opere di restauro: assieme alla Soprintendenza stiamo progettando i primi interventi”, ha ricordato Brollo.
E poi, tra i tanti altri progetti anche Golena Blu, la riqualificazione del Tagliamento che diventerà un laboratorio all’aria aperta per gli studenti. Grazie al lavoro dell’Istituto Solari e a 80.000 euro della Regione sarà riqualificata una zona che adesso è dimenticata ed è anzi oggetto di discarica. “Il 10 maggio avremo ospiti 500 studenti da tutta la regione per l’appuntamento “A scuola sul fiume”, ha evidenziato Brollo.
Un progetto particolarmente apprezzato soprattutto dal segretario generale della Convenzione delle Alpi, Taja Ferancic-Lakota, che nel suo discorso ha sottolineato come nell’ambizioso programma di Tolmezzo sia stata posta particolarmente attenzione alla tutela e valorizzazione del Tagliamento, uno dei pochi fiumi alpini naturali d’Europa.
Dopo gli interventi di Thiery Billet, presidente dell’associazione Città alpina dell’anno, la cerimonia si è conclusa con l’esibizione di Doro Gjat, rapper carnico, fresco vincitore della selezione per partecipare al concerto del Primo Maggio a Roma.