“Un bilancio assolutamente positivo, a cominciare dal fatto che abbiamo mantenuto una promessa, quella di riportare i grandi concerti in castello senza per questo sottrarre risorse e attenzione al tessuto associativo del territorio”. Così l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, tira le fila di tutte le iniziative, spettacoli, concerti e molto altro ancora, andato in scena nel solo mese di luglio nel piazzale del castello per UdinEstate.
“È chiaro – prosegue l’assessore – che è quanto mai fondamentale l’opportunità di creare e sviluppare un progetto culturale che valorizzi sempre più il castello e la città di Udine come centro di interesse culturale di livello europeo durante l’estate. Un centro, quello rappresentato dal capoluogo friulano, dove organizzare concerti, rassegne, festival, singole iniziative di maggiori o minori dimensioni, spaziando dalla musica alla danza, dal teatro alle arti performative. Senza contare – continua – che le attività presentate sul palco sono servite anche per promuovere, grazie alle associazioni che quel palco lo hanno utilizzato, molte iniziative dei Civici Musei”.
Oltre all’aspetto strettamente culturale, Pirone sottolinea anche l’attrattività turistica che il capoluogo friulano ha e deve saper sfruttare. “Attrarre in questo territorio, attraverso concerti ed eventi, un pubblico provenienti da diversi Paesi dell’Europa – spiega –, rappresenta una delle poche opportunità che la città ha per rivolgersi anche ad un pubblico giovane con appuntamenti di livello qualitativo. Per non parlare delle ricadute a livello economico – sottolinea – in un luogo, Udine, che ha la capacità di accogliere, gestire e promuovere dal punto di vista ricettivo, commerciale e della mobilità un flusso di persone con bisogni e aspettative diverse, senza che questo generi un impatto negativo. Per tutto questo – conclude – oltre alle tante realtà che hanno animato il palco, il castello e la città intera con appuntamenti di grande richiamo, dobbiamo ringraziare ancora una volta Acegas-Aps-Amga e il gruppo Hera per aver colto in maniera immediata tutti questi aspetti e siamo certi che il sostegno alla politica culturale della città possa proseguire anche in futuro con ambizioni sempre più crescenti”.
Infine un appello. “Chiediamo – chiude Pirone – che a livello regionale venga tenuto in considerazione il fatto che Udine sia una sede preferenziale per organizzare grandi concerti, perché possiede la struttura e la capacità di riuscire a gestire le ricadute che appuntamenti e progetti di questo tipo possono generare in quanto connessa, a livello di servizi e di attività, con un territorio molto più vasto”.