Per strada, di ‘belle di notte’ non ne vediamo quasi più. Certo, in alcune vie delle città e in certe arterie stradali (si pensi alla Pontebbana tra Udine e Pordenone) le ‘passeggiatrici’ ancora si fanno vedere. Tuttavia, dell’invasione di prostitute subita dal Fvg una decina di anni or sono è rimasto poco e nulla. Ciò, non vuol dire, però, che il fenomeno sia scomparso. Anzi, è più vivo che mai. Ma dove volano le ‘lucciole’?
Valanga di annunci
Come qualsiasi attività economica, anche la prostituzione si è evoluta e innovata. E, ovviamente, ha colto le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Invece di aspettare sul marciapiede, le operatrici del sesso hanno preso una comoda dimora e attendono il cliente sull’uscio di casa, previa telefonata. Non si tratta di una novità, ma, nel tempo, il numero delle persone chi si vendono su Internet è cresciuto a dismisura. Tanto per capire, abbiamo preso in considerazione soltanto cinque siti di annunci riguardanti il Fvg (una parte di tutte le inserzioni sul Web). Ebbene, su queste pagine digitali abbiamo individuato oltre 600 numeri di cellulare diversi da chiamare per passare qualche ora piccante.
Per tutti i gusti
In questo ampio ‘campionario’, il cliente può davvero sbizzarrirsi. Ce n’è per tutti i gusti: si va dalle prestazioni ‘soft’, ovvero i massaggi erotici (tantrici, svedesi, californiani e ‘prostatici’), a quelle più hard. C’è la prostituta ‘coccolona’ per i più teneri e mammoni, la ‘scatenata’ per chi vuole ‘farlo strano’, la dominatrice per chi ama sottomettersi, la ‘duchessa’ che accetta solo gentleman di una certa età, le coppie per i festini a tre e la escort da portare a cena per fare bella figura. Senza contare il trans per chi è affasciato dall’androgino e l’uomo giovane e prestante (sono ancora pochi e inesperti) per le signore sole. C’è la lucciola stanziale, il cui annuncio è sempre valido perché lavora solo in una determinata città, è quella ‘nomade’, che fa i ‘tour’ in giro per l’Italia, quasi fosse una rockstar: questa settimana è in Friuli, la prossima chissà! Ci sono le donne raffinate (in alcuni casi le parole usate nell’annuncio dimostrano buona cultura e proprietà di linguaggio) e quelle volgari, che utilizzano termini tali da far arrossire uno scaricatore di porto. L’età delle ‘operatrici’ varia dai 18 ai 50 anni e le nazionalità sono le più diverse (si veda l’articolo nella pagina a fianco). Anche dal punto di vista del fisico, le opzioni sono tantissime.
Orario di ‘servizio’
Ovviamente, chi desidera usufruire delle prestazioni di questi uomini e donne ha anche una grande possibilità di scelta per tempi e luoghi. Partiamo dagli orari. Alcune prostitute lavorano dalla mattina alla sera (l’orario di ufficio è comodo per i mariti infedeli, che così possono tornare a casa la sera come se nulla fosse), altre si rendono disponibili nelle ore serali e notturne. Ci sono le stakanoviste del sesso, ‘in servizio’ sette giorni su sette (in tempi di crisi, non si può stare tanto a guardare il calendario), e quelle che si tengono per sé i fine settimana.
Luoghi di lavoro
E poi ci sono i luoghi. La provincia più ‘battuta’, sempre digitalmente parlando, è quella di Udine (circa la metà del ‘mercato regionale’), ma a sud della pedemontana. Il capoluogo – centro studi, ospedale e stazione le zone più gettonate – catalizza domanda e offerta, mentre Lignano è appetibile sia nei mesi invernali (ci si può recare dalla propria amante a pagamento senza essere notati), sia in quelli estivi, dal momento che la domanda cresce a dismisura. In montagna, probabilmente, è più semplice fare una ‘scappata’ nei bordelli austriaci al di là del confine. Lo stesso vale per l’Isontino, che può ‘guardare’ alla Slovenia a luci rosse. E poi c’è la Destra Tagliamento, dove il fenomeno è più diffuso sul territorio. Oltre a Pordenone, sono tanti i centri medi nei quali le ‘lucciole’ prestano servizio. Tra l’altro, ci sono anche le prostitute che lavorano nel vicino Veneto (soprattutto Conegliano) ad attirare i clienti friulani.