Siamo un Paese ricchissimo di tesori artistici e culturali, ma fatichiamo a conservarli e proteggerli. L’assunto è tanto più vero in tempi di crisi, quando le istituzioni pubbliche faticano a reperire le risorse da destinare alla cura di un patrimonio invidiato a livello mondiale. Ciò spiega perché il mecenatismo, che pareva quasi dimenticato, sta tornando in auge. Che si tratti di aziende disponibili a finanziare importanti interventi di recupero o di privati cittadini pronti a dare un amano con piccole donazioni, anche nella nostra regione fioriscono numerose iniziative degne di nota. Gli esempi non mancano…
Ci sono casi eclatanti, come nel caso del ciclo di restauri in piazza Libertà a Udine, finanziati con 58 mila euro dalla Danieli.
Dopo il primo intervento, sostenuto sempre dall’azienda, sulla statua della Giustizia, così da sfruttare già l’impalcatura dell’installazione collegata alla mostra, i lavori avviati nell’ambito del progetto Art Bonus, interessano ora anche le altre quattro statue in pietra presenti sul terrapieno. Si tratta del Monumento alla Pace di Campoformido, delle sculture raffiguranti Ercole e Caco e della colonna con leone Marciano. A queste si aggiunge anche la fontana di Giovanni Carrara che si trova sul lato sinistro dello stesso terrapieno.
Le aziende si sono fatte avanti anche per gli sgravi fiscali
A Pozzuolo, lo scorso ottobre, è stato restaurato grazie ai fondi messi a disposizione dalle Acciaierie Bertoli Safau Abs l’ancona votiva che ospita l’affresco realizzato dall’artista Romano Pitacco, realizzato nel 1861.
Altro gesto sicuramente definibile come mecenatismo è stata la donazione, avvenuta qualche anno addietro da parte della famiglia Fantoni, delle vetrate moderne realizzate dall’artista tedesco Jakob Schwarzkopf, o il restauro dell’ancona votiva in terracotta presente a Buja, nella frazione di Ursinins piccolo, finanziata anche da associazioni e privati cittadini.
Stesso discorso per i fondi donati da molte aziende e privati che hanno permesso il recupero e la salvaguardia dell’archivio storico dell’Ospedale di San Daniele, ora custodito nella Biblioteca Guarneriana: “Riceviamo spesso piccole donazioni – conferma Elisa Nervi, direttrice della biblioteca -. Addirittura una signora ogni anno ci fa visita consegnandoci una piccola somma in denaro”.
Infine, il recente intervento finanziato da un’azienda privata, favorito dal progetto Art bonus, riguarda il restauro di 11 statue marmoree dei provveditori presenti in Piazza Grande a Palmanova. A fronte di 500 lettere spedite dal Comune ad altrettante aziende, ha risposto la Cesped Spa, la più importante impresa di trasporti su gomma della regione che ha messo a disposizione 40mila euro, meritandosi la gratitudine di istituzioni e cittadini palmarini.