È in corso in Friuli Venezia Giulia la visita del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale agli Istituti penitenziari della Regione, visita resasi necessaria da alcune specifiche situazioni: la presenza di internati, in regime di 41 bis nella cosiddetta Casa lavoro della Casa circondariale di Tolmezzo, e le condizioni igienico-sanitarie dell’Istituto di Trieste, più volte segnalato, anche dalla stampa.
La visita, proprio per la rilevanza delle questioni, è condotta dall’intero Collegio del Garante nazionale, composto dal presidente Mauro Palma e dai due membri Daniela de Robert ed Emilia Rossi. Sette le persone che a Tolmezzo stanno scontando una misura di sicurezza in regime speciale. Si tratta di una misura su cui il Garante ha già espresso serie perplessità nella Relazione al Parlamento presentata un mese fa, anche alla luce di alcune sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Soprattutto quando la sua applicazione concreta non si differenzia nelle forme e nel regime applicato dalla precedente esecuzione della pena, con l’aggravante della indeterminatezza della durata, dati i possibili rinnovi della misura.
A Trieste, oggi il Collegio del Garante verifica le azioni messe in campo per risolvere il problema della presenza cronica di insetti nell’Istituto, problematica che è stata già oggetto di attenzione da parte della Azienda sanitaria. Al termine della visita il Garante invierà un Rapporto con le sue osservazioni e le sue Raccomandazioni alle Amministrazioni coinvolte. Il Rapporto sarà successivamente pubblicato sul sito del Garante (www.garantenpl.it) insieme alle eventuali risposte delle Amministrazioni.