Potrebbe presto essere scagionato da ogni addebito il 79enne udinese coinvolto nella morte del georgiano precipitato dal terrazzo della palazzina Ricasoli martedì sera. L’autopsia condotta oggi dal dottor Carlo Moreschi, all’obitorio dell’ospedale di Udine, ha confermato che sul corpo di Iraki Tsirekidze non erano presenti lesioni causate da fattori estranei alla caduta, avvenuta dal terrazzino posto del terzo piano dove l’uomo si era calato dal piano soprastante.
“Dai primi resoconti forniti alla Procura della Repubblica – ha spiegato il Procuratore capo Antonio De Nicolo – viene confermato quanto dichiarato dall’anziano in sede di interrogatorio, avvenuto ieri in Questura, dove l’uomo aveva spiegato che, dopo l’aggressione subita con un oggetto di vetro si era subito allontanato dall’abitazione lasciando il georgiano da solo. In effetti, sono state proprio le vistose tracce di sangue causate dalle ferite sul capo a portare gli agenti nella cantina dove l’udinese era stato trovato seminudo e infreddolito. Nel soggiorno e sul terrazzino del quarto piano non erano invece presenti tracce ematiche, segno che non c’era stata alcuna collutazione. Sul corpo della vittima sono stati inoltre rinvenuti frammenti di vetro compatibili con quelli trovati nel bagno dell’abitazione, dove Tsirekidze aveva aggredito l’ospite. Il fatto che addosso al morto sia stato trovato il portafoglio della persona aggredita fa pensare che l’uomo sia stato fatto entrare volontariamente nell’appartamento e che solo in un secondo tempo abbia deciso di compiere l’aggressione – ha sottolineato il procuratore – ci ha poi spinti a inserire nel fascicolo anche l’ipotesi della rapina che però, essendo a carico di una persona defunta sarà improcedibile. Attenderemo la relazione scritta dell’anatomo patologo e i risultati di alcuni accertamenti per procedere all’archiviazione della posizione dell’anziano, ma si allontana sempre più l’ipotesi che sia sia trattato di omicidio volontario. D’altronde – ha poi spiegato De Nicolo – la visita accurata condotta dal dottor Moreschi sulla vittima dell’aggressione ha riscontrato lesioni perfettamente concordanti con la versione resa dall’aggredito, mentre non è stata trovata alcuna traccia della presenza di terze persone”.
Resta da chiarire perché Tsirekidze si trovasse a Udine da inizio anno, dove abbia soggiornato e quali fossero i suoi contatti, anche per verificare che non facesse parte di qualche organizzazione malavitosa. A breve, la Procura provvederà anche a disporre il dissequestro del terrazzino posto al terzo piano, dove erano state trovate tracce evidenti del tentativo di fuga finito in tragedia.