Sono stati licenziati altri quattro ex dipendenti della Regione, dislocati nelle sedi di Gorizia, che erano stati scoperti a timbrare il cartellino per poi allontanarsi dal lavoro. Una volta usciti da una porta posteriore, andavano a fare la spesa, al bar o a mangiare al ristorante. Qualcuno raggiungeva anche la vicina Slovenia, dove frequentava ristoranti, centri commerciali e punti scommesse, spesso usando l’auto di servizio. Tra i casi più eclatanti segnalati nell’inchiesta condotta dall’aprile al dicembre 2016 dai Carabinieri e della Procura di Gorizia, quello di un dipendente che, in orario d’ufficio, aveva girato numerosi stand di ‘Gusti di Frontiera’.
Per i quattro ‘furbetti del cartellino’ finiti sotto inchiesta per truffa ai danni della Regione e false attestazioni di presenza (in tre casi anche per peculato) è stato disposto il massimo provvedimento disciplinare previsto, il licenziamento. Per altri quattro, invece, è scattata la sospensione dal lavoro, da due a quattro mesi, perché la loro condotta è stata ritenuta meno grave rispetto a quella dei colleghi.
Il provvedimento si aggiunge a quello, già disposto a settembre 2017, quando altri sei dipendenti della Regione erano stati licenziati. Anche in quel caso, erano stati a lungo monitorati i loro ‘spostamenti’ in orario di lavoro. I primi dipendenti licenziati hanno già presentato ricorso (si attende ancora la sentenza); probabile che anche gli altri quattro colleghi appena licenziati intendano rivolgersi al giudice.