In Friuli Venezia Giulia oltre un’abitazione su quattro è vuota (20,58% per 139.325 case non occupate) con una concentrazione maggiore nelle province di Udine (al primo posto regionale con il 25,39% e 79.471 case vuote) e Gorizia (seconda, con il 20,37% e 16.236 case). È quanto emerge da un’analisi – condotta sulla base di dati Istat – di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione, che propone di sostenere il mercato dell’affitto, valorizzando gli immobili vuoti.
Molte le abitazioni non occupate anche in provincia di Pordenone (terza in Fvg, con il 19,28% e 30.314 case vuote), mentre il dato scende a Trieste (ultima in regione con il 10,48% e 13.304 case). Se guardiamo alle altre grandi città, quelle con più abitazioni non occupate sono in Emilia Romagna. Ravenna è il primo comune d’Italia per case vuote (28,37% per 27.118 immobili), che precede di poco Reggio Calabria (27,3% e 26.214 immobili). Fra le prime dieci città ci sono anche Brescia (sesta con il 14,7%) e le pugliesi Taranto (nona con il 13,6%) e Bari (decima con il 12,9%). Il livello massimo di occupazione degli immobili si raggiunge, invece, nei centri metropolitani come Milano (terzultima con il 5,8% e 37.073 case), Napoli (penultima con il 3,9%) e Firenze (ultima con il 3%).
“Facciamo in modo – commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – che questo grande patrimonio immobiliare possa soddisfare il fabbisogno abitativo e faccia rivivere i piccoli e medi centri storici. Occorre un progetto governativo chiaro sulla casa e sulle locazioni, attraverso agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, come avviene in tanti altri Paesi europei. Un buon passo in questa direzione è la tassazione fissa al 21% della cedolare secca per i contratti a canone libero e al 10% per i contratti a canone concordato”.
In Italia sono oltre 7 milioni e 38 mila le case non occupate (22,5% del totale) con una concentrazione maggiore in regioni del Sud come Calabria (2° posto nazionalecon il 38,7% e 481.741 case), Molise (3° con il 36,9% e 73.524 case) e Abruzzo (4° con il 32,7% e 250.038) per effetto dell’emigrazione. Il trend è sviluppato anche in Valle d’Aosta (prima in Italia con il 50% per 58.731 immobili) e Trentino Alto Adige (nona con il 27,2% e 156.771) dove abbondano le case di villeggiatura.