Nel 2013, gli incidenti stradali sono costati 261 euro per ogni abitante del Fvg. Sono queste le stime dell’Istat che, nel volume ‘L’incidentalità nelle regioni d’Italia’ pubblicato in questi giorni, ha calcolato il danno sociale dei sinistri, necessario per valutare il rapporto costo-benefici per gli interventi sulla sicurezza stradale.
Un danno multi milionario
Stando alle stime dell’Istat, ogni persona deceduta in un incidente è pesato sulla collettività per 1,5 milioni di euro, mentre per ogni ferito la perdita è stata di poco superiore a 42mila euro. Facendo due calcoli, il ‘conto’ delle morti per il Fvg (83 casi) ammontava a 124,83 milioni, mentre quello dei feriti (4.590) raggiungeva i 193,78 milioni. In totale, si è trattato di 318,61 milioni di euro che, divisi per il numero degli abitanti fa, appunto, 216 euro procapite. Una cifra, questa, paragonabile a quella di molte tasse che il cittadino deve pagare durante l’anno.
La gran parte dei costi sociali è dovuto a sinistri tra mezzi a quattro ruote. Gli incidenti che hanno visto coinvolti mezzi motorizzati a due ruote (ciclomotori e motocicli), infatti, hanno prodotto una ‘tassa’ procapite di 86 euro, vale a dire un terzo del totale.
Anni perduti
Le conseguenze degli incidenti stradali non sono state valutate solamente dal punto di vista monetario, che quantifica, nel caso delle morti, il mancato contributo della persona scomparsa alla produzione del Pil e, in quello dei feriti, la spesa per il ricorso a cure mediche e riabilitative. L’istituto statistico ha preso in esame anche gli anni di vita perduti nel complesso – mancato raggiungimento dell’aspettativa di vita alla nascita – e non solo quelli ‘lavorativi’ (in questo caso, infatti, non sono conteggiate le persone con più di 65 anni d’età).
Ebbene, nel corso del 2013, il Fvg ha perso quasi due millenni e mezzo di vita, nello specifico 2.471 anni. Si tratta del 2,4 per cento di tutti gli anni persi in Italia, a fronte di una popolazione che rappresenta il 2 per cento di quella nazionale.
Tributo di sangue maschile
Un tributo di sangue terribile, pagato soprattutto dai maschi. I cittadini friulani, infatti, lasciato sulla strada 1.977 anni, mentre le cittadine hanno perduto 495 anni. Per quanto riguarda le fasce d’età, a essere danneggiate di più sono state rispettivamente quelle tra i 20 e i 24 anni (412 anni di vita perduti), tra i 30 e i 34 anno (382) e tra i 25 e i 29 anni (269). Sommate queste tre fasce, risulta che le persone tra i 20 e i 34 anni hanno pagato il 43 per cento del ‘conto’. Nel caso delle donne, le più colpite sono le giovani (20-24 anni, 128 anni perduti), le adolescenti (15-19 anni) e le anziane (più di 65 anni). Queste ultime due categorie hanno ‘versato’ 66 anni ciascuna. Per gli uomini, infine, la fascia più a rischio è quella dei 30-34 anni (330 anni persi), seguita da quelle tra i 20-24 (285) e tra i 25-29 (211).