Due esplosioni si sono registrate all’aeroporto Zaventem, a Bruxelles in Belgio, questa mattina alle 8. Ufficialmente il bilancio – riferisce la stampa belga – parla di 34 morti, ma probabilmente è destinato a salire. Molti testimoni sono rimasti feriti nelle esplosioni, un’ottantina di persone tra cui alcuni anche molto gravi. Anche alcuni italiani sarebbero feriti. Gli attentati sono sati rivendicati dall’Isis.
Nel corso di una conferenza stampa il premier belga Charles Michel aveva parlato di 25 morti, ma il numero di vittime è salito. “Tutto è cominciato all’aeroporto, dove si sono registrate almeno due esplosioni nella sala imbarco. La deflagrazione ha fatto crollare il soffitto sui passeggeri. Circa un’ora più tardi l’esplosione in metropolitana che avrebbe provocato – riferisce la rete trasporti, che sono tutti sospesi – 15 morti. E’ difficile dare risposte e spiegare quanto è accaduto e sta accadendo”.
Kamikaze al desk della American Airlines e di Brussels Airlines
Un kamikaze si sarebbe fatto esplodere in aeroporto. Poi un altro scoppio, sempre in aeroporto a distanza di pochi minuti. Un terzo ordigno è stato ritrovato all’interno dell’aeroporto inesploso. A Bruxelles si sta lavorando per la messa in sicurezza dei luoghi colpiti dagli attentati, le zone più a rischio della città. A complicare le cose anche la presenza di numerosi bagagli, valige e borse, in aeroporto che potrebbero celare – temono le autorità – altri ordigni ed esplosivi.
Le autorità hanno anche precisato di aver dato priorità assoluta ai soccorsi delle persone ferite.
La polizia belga sta lavorando alle immagini video, e vige stretto riserbo sull’inchiesta in corso. Soltanto pochi giorni fa, venerdì 18 marzo, Salah Abdeslam, il ricercato numero uno per le stragi di Parigi, era stato arrestato a Bruxelles.
Frontiere chiuse e trasporti bloccati
Chiuse le frontiere con la Francia. Allertate le prefetture e questure anche in Italia e rafforzati i servizi di vigilanza negli scali di Fiumicino, Ciampino, a Milano (Linate e Malpensa), Orio al Serio e gli altri principali snodi del traffico aereo.
Esplosioni in metropolitana
Una seconda esplosione è stata registrata alle 9.11, nella stazione della metropolitana di Maelbeek, situata nel quartiere europeo di Bruxelles. Non si conosce il bilancio delle vittime di questi attentati. Alcuni feriti sono stati soccorsi e medicati sui marciapiedi. Gli artificieri sono sul posto.
Confermata dal Governo belga la pista dell’attentato terroristico.
SUBITO DOPO GLI ATTENTATI
I media belgi riferiscono che lo stato d’allerta nel paese è a 4, il livello massimo. Il consiglio nazionale di sicurezza è stato convocato come ha comunicato il ministro dell’Interno Jan Jambon.
Chiusa al pubblico la metropolitana a Bruxelles. L’aeroporto non è accessibile nè con l’auto nè con i mezzi pubblici, treno compreso.
L’aeroporto di Bruxelles su Twitter scrive: “Il nostro pensiero va alle vittime degli eventi orribili che sono successi qui a #brusselsairport di questa mattina, alle loro famiglie e agli amici“.
DALLA FARNESINA
L’Unità di crisi raccomanda ai connazionali presenti a Bruxelles di evitare spostamenti al momento. È attivo il numero +39 06 36225.
“Seguo con il fiato sospeso l’evolversi della situazione a Bruxelles e mi stringo al popolo e al governo belga colpito da un nuovo attacco terroristico” così il Ministro degli affari esteri Paolo Gentiloni. “Tutte le strutture della nostra diplomazia sono attivate per prestare massima assistenza ai nostri connazionali” ha concluso Gentiloni.
SI CERCANO STRANIERI TRA LE VITTIME
Il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni ha chiamato il Ministro degli Affari Esteri belga Didier Reynders per esprimergli la vicinanza e l’affettuosa solidarietà del Governo e del popolo italiano. Il Ministro belga ha confermato la gravità degli attentati subiti all’aeroporto e alle stazioni metropolitane, annunciando la piena collaborazione con le Ambasciate a Bruxelles per fornire nelle prossime ore ogni possibile informazione sul coinvolgimento di cittadini stranieri.
MATTARELLA: “Colpite libertà e democrazia”
“Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia.
Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la più decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza.
Va ribadita la ferma convinzione che la risposta alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i Paesi dell’Unione Europea.
Occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo.
In gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana”.