L’Anpi di Udine ha presentato l’archivio fotografico del Comitato Provinciale i cui lavori sono terminati nel mese di dicembre 2015. Il Presidente Provinciale Dino Spanghero ha presentato il lavoro durante un’affollata conferenza stampa, alla quale hanno partecipato numerosi iscritti dell’Anpi e l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone.
Nel suo discorso introduttivo il Presidente Spanghero ha sottolineato come tale lavoro di sistemazione e digitalizzazione rappresenta soltanto uno dei numeorsi campi d’intervento dell’ANPI Provinciale di Udine. L’ANPI di Udine infatti è protagonista di un lavoro notevole che non si esaurisce solo nelle celebrazioni e nelle commemorazioni, tipicamente il 25 aprile Festa della Liberazione, ma è attiva con i suoi uffici aperti ogni giorno e i suoi archivi a disposizione dei numerosi ricercatori storici e dei parenti dei partigiani in cerca d’informazioni.
Il patrimonio storico rappresentato dai documenti e dalle fotografie custoditi, conservati e raccolti per oltre settant’anni da Federico Vincenti, a lungo Presidente del nostro sodalizio, è stato definito a ragione il più importante archivio della Resistenza in Friuli Venezia Giulia dalla Soprintendenza Archivistica regionale. E Spanghero ha voluto ricordare che se oggi si è realizzato il completamento dei lavori sull’archivio fotografico e ci si approssima ad iniziare la corposa parte documentale è grazie all’ostinazione e alla caparbietà di Federico Vincenti che ebbe sempre presente l’importanza di trasmettere la memoria della lotta di Liberazione e della tragedia del fascismo alle future generazioni.
Spanghero inoltre si è detto amareggiato di fronte alle notizie emerse recentemente su fatti ancora non dimostrati e sul fango gettato sui partigiani e su quelle tremila giovani vite della Resistenza friulana che si sono sacrificate per la libertà dal nazifascismo.
Spanghero ha dato notizia che in questi giorni ha contattato i Carabinieri di Palmanova per mettere loro a disposizione l’archivio per eventuali indagini sulla fantomatica fossa comune nella zona di Manzano, a riprova ulteriore che l’ANPI non ha nulla da nascondere, nè ora nè mai.
Il dottor Stefano Perulli, archivista incaricato dell’esecuzione del lavoro di sistemazione e catalogazione delle fotografie, ha illustrato tecnicamente il sito internet dove saranno consultabili le oltre 1900 fotografie www.anpiudine.org. Le foto sono state digitalizzate ad alta qualità, permettendone la conservazione. Inoltre le numerose informazioni inserite consentiranno di usare chiavi di ricerca multiple e una facile consultazione.
La dottoressa Monica Emmanuelli, direttrice dell’Istituto Friulano per Storia del Movimento di Liberazine ha introdotto il progetto di rioridino e informatizzazione della parte documentale dell’Archivio che richiederà due anni di lavoro.
Infine il Presidente Spanghero ha sottolineato la proficua collaborazione con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e ha ringraziato quegli enti che grazie ai loro finanziamenti e al loro sostegno attivo hanno reso possibile la realizzazione di un tale impegnativo progetto: la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Udine, la Fondazione CRUP, la Lega delle Cooperative e Coop Nord Est.
Numerosi sono stati i patrocini concessi all’iniziativa, tra i quali si ricordano il Comitato Nazionale dell’ANPI, gli Isituti storici nazionale, friulano e regionale della Storia del Movimento di Liberazione, la Soprintendenza Archivistica Regionale e l’Associazione Nazionale Ex Deportati.