A questa strana estate manca il sole, ma purtroppo non mancano ladri e truffatori che si presentano invece fin troppo puntuali. Perché i mesi estivi sono tradizionalmente i più a rischio se si parla di reati predatori.
Le cronache di questi giorni sono un bollettino di guerra e quotidianamente i giornali riportano il resoconto di colpi messi a segno sull’intero territorio regionale, a qualsiasi ora del giorno. La percezione che il momento sia ad alto rischio fa a pugni con le statistiche (le ultime a disposizione risalgono alla fine dello scorso anno) che parlavano della costante diminuzione di reati predatori: dai piccoli furti estemporanei nelle abitazioni, dove si lascia incautamente aperta una finestra, ai colpi effettuati da professionisti, come quelli compiuti nelle ville ben protette della zona collinare, l’unico dato evidente è che i ladri intensificano le loro scorribande in concomitanza con il periodo delle vacanze.
Polizia e carabinieri impegnati nel controllo del territorio e nella repressione di questi reati concordano nel ritenere che la maggior parte dei furti è frutto di azioni estemporanee, messe in atto da soggetti che colpiscono rapidamente e prediligono oggetti preziosi o ad alto valore aggiunto. Sanno esattamente dove e cosa cercare, scelgono in genere case non protette adeguatamente da sistemi d’allarme e approfittano dell’assenza, anche molto breve, dei padroni di casa. Ci sono poi le bande specializzate, composte al massimo da tre o quattro elementi, provenienti da fuori regione, che compiono incursioni che durano al massimo qualche ora, per poi ritornare alla base in Veneto o in Lombardia.
Il solito bottino
Le modalità operative dei malviventi non sono cambiate: basta suonare il campanello di casa per accertarsi che gli occupanti siano usciti (dalle 8 in avanti ogni momento è buono) e poi scatta la ricerca dell’infisso più debole, in genere una finestra in posizione defilata, che viene forzata facilmente se non protetta da sistemi antieffrazione. Denaro, gioielli, fotocamere, telefonini o Pc portatili sono i bersagli preferiti perché leggeri e poco ingombranti.
Le forze dell’ordine lo ripetono da anni: serve un po’ di attenzione, qualche precauzione e tanto spirito di collaborazione: non lasciare nulla aperto perché tanto si sta fuori poco tempo, sparpagliare gli oggetti preziosi in più nascondigli e chiamare subito il 112 o il 113, sono l’unico vero antidoto ai ladroni dell’estate.
Oltre ai ladri, in questi giorni stanno imperversando anche i truffatori. I metodi sono i soliti anche in questo caso: consegna di un prodotto acquistato dal figlio, verifica dei contanti da parte di un sedicente funzionario in incognito della banca, persona che ha disperato bisogno di contanti e dunque vende un orologio o un prezioso di valore inestimabile a un decimo del suo costo. Si segnala anche la truffa della carta prepagata dove un signore perbene deve ricaricare la poste pay tramite dal tabacchino usando un bancomat che però pare proprio non voglia funzionare e la truffa del nuovo vicino di casa appena arrivato che deve svolgere lavori su parti comuni e chiede l’anticipo della quota.
Tutti i truffatori sanno come vestirsi e parlare e muoversi in maniera tale da entrare in empatia con la vittima, contando magari su un attimo di distrazione, peggio se causato dalla prospettiva di fare l’affare della vita.
Non fidarsi è l’unico vero antidoto e se ci si accorge di aver avuto a che fare con uno di loro (anche se non è riuscito nel suo intento) chiamare subito carabinieri o polizia e fornire quanti più elementi possibili per renderlo identificabile.