Fare acquisti on line può essere molto conveniente. Tutti sono attirati dalla varietà dei prodotti – elettrodomestici, abbigliamento, giocattoli, arredamento e quant’altro – dai prezzi imbattibili. Facile essere allettati. Peccato che i truffatori siano sempre in agguato, anche quelli virtuali. Recentemente, nella nostra regione, si sono verificati due casi eclatanti.
Il primo ha riguardato un trentunenne di Brugnera, a dimostrazione che anche i giovani possono essere tratti in inganno.
L’uomo, al quale era stata appena sottratta dal bagagliaio dell’auto una cassetta degli attrezzi, ha visto, in un annuncio su un sito molto conosciuto di vendite on line, il materiale appena trafugato: la sua valigetta e il trapano con caricabatteria, dai quali erano state staccate, o cancellate le etichette. Riacquistato il materiale che gli era stato rubato, a un prezzo inferiore rispetto al valore reale e, quindi, molto conveniente per qualsiasi altro visitatore del sito, il truffato si è recato dai militari dell’Arma di Sacile per raccontare il fatto. Grazie al codice Iban e al numero di cellulare forniti dal ‘venditore’, i carabinieri sono risaliti a un uomo di Napoli. Non avendo la certezza che fosse stato l’uomo in persona a derubare il malcapitato di Brugnera, i militari lo hanno comunque accusato di ricettazione.
Un altro caso, sempre nella provincia di Pordenone, ha riguardato una 37enne attirata dalla vendita on line di un iPhone7 al vantaggiosissimo prezzo di 409 euro.
Accreditata la somma su una carta Postepay, la venditrice si era resa immediatamente irreperibile e, ovviamente, non aveva mai consegnato il telefono alla malcapitata.
Riguarda sempre il mercato online la truffa che ha visto protagonista un uomo di Tricesimo, il quale aveva messo su un sito l’annuncio per mettere in vendita la propria auto.
Contattato da un sedicente acquirente, l’uomo lo ha incontrato in un locale molto frequentato di Udine. Ben raggirato, ha consegnato al truffatore anche l’orologio che portava al polso e i bracciali, con la scusa di avere una stima.
Il pover uomo era tranquillo, perché il malvivente lo avava lasciato in compagnia della propria moglie e della figlia, le quali, però, a un certo punto, sono uscite di corsa dal locale e si sono date alla fuga in auto. Il pover uomo, capito il raggiro, è riuscito a prendere il numero di targa e a informare la polizia di Udine. E da qui la squadra volanti è partire, per arrestare la banda.