Il procuratore di Trieste, Carlo Mastelloni, ha parlato della morte di Giulio Regeni, esprimendo scetticismo circa la possibilità di risalire agli assassini o i reali responsabili del delitto, “consumato in uno scenario internazionale delicatissimo ove l’Egitto è riuscito a rialzarsi con fatica da un rivolgimento interno”.
Il Procuratore di Trieste ricorda due casi di giornalisti italiani all’estero i cui colpevoli non sono mai stati individuati, come Graziella De Palo e Italo Toni, scomparsi nel 1980 a Beirut: “Mi occupai del caso, ma dei due italiani non si è saputo più nulla, né mai sono stati trovati i loro corpi”.
E ovviamente il caso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin – che ha colpito direttamente la nostra regione, poiché l’operatore era di Trieste – “per i quali solo oggi si intravede qualche brandello di verità”. “Le autorità italiane, anche se investite di qualche legittimazione, come per il delitto di Regeni, non possono muoversi con i loro reparti investigativi con piena e totale autonomia in un territorio straniero” e anche per questo la verità potrebbe non arrivare mai.