Rito abbreviato per Francesco Mazzega, il 37enne di Muzzana del Turgnano omicida reoconfesso della fidanzata Nadia Orlando. Ammissione alla costituzione di parte civile chiesta dai genitori della 21enne, Andrea e Antonella, dal fratello Paolo, dal comune di Dignano e dal centro antiviolenza Voce Donna onlus. Formalmente ammessa come parte civile, anche la Regione, che in questo modo vuole dare una risposta alle quasi 17mila firme raccolte.
Sono queste le decisioni odierne del gup del tribunale di Udine Mariarosa Persico che ha presieduto la prima udienza preliminare del procedimento a carico di Mazzega, accusato di omicidio aggravato dai futili motivi. Il processo ripartirà il 3 luglio, quando inizierà la discussione, ma potrebbe arrivare a sentenza molto presto.
L’udienza era iniziata al mattino, poco prima delle 11, e ripresa nel pomeriggio, dopo una pausa. In mattinata alcuni compaesani e amici di Nadia si erano radunati fuori dal tribunale con molti cartelli che riportavano slogan come ‘il tuo sorriso brilla tra le lacrime, splende all’infinito’.
Una presenza per mantenere alta l’attenzione sulla sete di giustizia per la famiglia e gli amici di Nadia. Un gruppo che il 31 luglio, il giorno del primo anniversario dalla morte di Nadia, si ritroveranno per una fiaccolata a Muzzana. Alle 22, ora della morte di Nadia, saranno spente tutte le candele, per rappresentare il buio che da quella sera è calato su Dignano e su tutte le persone volevano bene alla giovane di Vidulis.