Mancano poche ore all’inaugurazione del Polo intermodale di Ronchi dei Legionari, che da lunedì 19 marzo sarà finalmente operativo. Il progetto voluto da numerose amministrazioni era fermo al palo. Poi, un anno fa, nel febbraio 2017, la svolta storica per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con un investimento totale di 12.737.193,62 euro, diviso in due lotti. Il primo da quasi sette milioni e il secondo da circa sei ed affidato alla Ici Impianti civili Industriali di Ronchi dei Legionari.
In un anno i campi che dividevano il Trieste Airport dalla linea ferroviaria Venezia-Trieste si sono trasformati rapidamente nel cantiere dove gli operai delle ditte appaltatrici hanno lavorato giorno e notte, per completare l’opera in tempi che possono essere definiti da record. Dal parcheggio multipiano, costruito per primo, alla stazione ferroviaria, in fase di completamento in questi giorni, fino all’enorme passerella da cinquecento metri che collegherà direttamente lo scalo aeroportuale a quello ferroviario. Un’innovazione nazionale: è il primo aeroporto ad avere un collegamento diretto con le linee aeree e viceversa in tutta Italia.
Oltre 70 i treni che si fermeranno alla stazione Trieste Aeroporto, il primo già il 19 marzo alle 5.44. Da una breve ricerca sul portale online di Trenitalia, inoltre, si può notare la grande frequenza di convogli specialmente durante le ore della mattina, e per gli studenti non può che essere un fattore positivo. Resta, però, da chiarire come gestire tre fermate ferroviarie a breve distanza l’una dall’altra, perché l’aeroporto rimane a metà strada tra Cervignano e Monfalcone.
Questi interventi renderanno lo scalo ronchese non solo più attraente per turisti e per le esigenze della popolazione locale, ma anche un punto di riferimento per tutta la zona dell’Alto Adriatico e del Friuli.