L’amministrazione comunale di Udine si confronta con il Questore e con i responsabili della vigilanza privata, il Corpo vigili notturni, per dare avvio al servizio delle cosiddette ronde che, nell’intenzione del sindaco Pietro Fontanini, dovranno dare una risposta alla richiesta di maggiore sicurezza dei residenti di alcune ‘zone calde’ della città. Il punto su cosa potranno fare o non fare le guardie giurate è in programma oggi, in un incontro a porte chiude in Questura.
E proprio il questore Claudio Cracovia, in vista della riunione tecnica, sgombra il campo da ogni equivoco: “Non si tratta di una forma di controllo del territorio perché questo spetta esclusivamente alle Forze di Polizia. Ciò non toglie che ulteriori punti di segnalazione a noi non possono che tornare utile”.
“Le guardie particolari giurate, per regime giuridico, possono esercitare solo attività di vigilanza, ma non hanno poteri d’intervento”, precisa il Questore. “E’ giusto che non vadano a sovrapporsi alle attività sul territorio o, peggio ancora, ad indagini sotto copertura. Serve, quindi, un minimo di coordinamento che in questo incontro cercheremo di mettere a regime”.
Sulla data di partenza delle ‘ronde’, Cracovia non si esprime: “La scelta spetta solo all’amministrazione comunale, che ne è il committente. Noi vogliamo solo verificare che tutto avvenga a norma di legge”.