Lunedì 6 marzo a Sacile scatterà l’immissione in possesso dei terreni necessari per l’ampliamento del depuratore comunale di San Odorico. L’intervento è realizzato da Sistema Ambiente, gestore del ‘Servizio Idrico Integrato’ e gode di un finanziamento ministeriale (2,3 milioni di euro) finalizzato al superamento dei rilievi mossi dall’Unione Europea al nostro Paese in tema di depurazione.
L’impianto avrà una potenzialità finale maggiore dei 20 mila abitanti di Sacile ma, soprattutto, sarà migliorato nel processo biologico di depurazione, più flessibile. Il progetto prevede un allargamento del perimetro dell’impianto in direzione sud (quella opposta al cimitero), con la realizzazione di una nuova strada d’accesso, autonoma, da via dei Cipressi.
Il progetto esecutivo è già stato approvato e a breve saranno avviate le procedure per la gara d’appalto. Parallelamente a questo progetto, Sistema Ambiente sta sviluppando progetti di fognatura per veicolare al depuratore nuovi scarichi. I primi interventi impegneranno circa 4 milioni di euro. Tra questi anche l’intervento che riguarderà lo scarico dell’Ortazza, che sarà convogliato (solo per la parte di fognatura nera) in via Carducci, e da qui in via Cartiera Vecchia fino all’allacciamento con la rete esistente. Ma anche l’acquedotto sarà oggetto di un importante intervento migliorativo. E’, infatti, allo studio della società un progetto (1,5 milioni di euro circa) per il trattamento preventivo dell’acqua immessa nelle reti con filtri a carboni attivi. Ciò per scongiurare – tra l’altro – sforamenti nei parametri della Dact, un metabolita dell’atrazina, recentemente rilevato (ancorché nei parametri di legge), in virtù di nuove e più sofisticate strumentazioni disponibili.