Sono 113 i profughi stranieri presenti nel territorio della Provincia di Udine, ospitati presso strutture private di Nimis, San Vito al Torre, Pulfero, Resiutta Zugliano e Udine, ai quali se ne aggiungono altri 20, prevalentemente donne, in attesa di collocazione.
Il dato è stato riferito nel corso del Consiglio Territoriale per l’immigrazione convocato ieri in Prefettura a Udine, cui ha preso parte la Provincia, con l’assessore Elisa Asia Battaglia.
La proposta emersa dalla riunione è quella di fare un monitoraggio sulle caserme dismesse presenti nel territorio provinciale e provvedere alla collocazione degli immigrati al loro interno. Per la Provincia, “il fatto che gli immigrati vengano ospitati in strutture alberghiere sta creando un allarme sociale difficile da spiegare a chi, in questo momento di forte crisi economica, non riesce a far fronte alle esigenze quotidiane di mantenimento della propria persona e della propria famiglia”.
La proposta di utilizzare le caserme dismesse, con azioni atte a favorire l’autogestione di queste strutture, potrebbe fare in modo che i profughi si rendano responsabili della loro presenza temporanea in Friuli.
Sono 113 i profughi stranieri in provincia di Udine
Venti donne sono in attesa di collocazione, mentre gli altri sono ospitati in strutture private di Nimis, San Vito al Torre, Pulfero, Resiutta Zugliano e nel capoluogo friulano
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