Il Friuli Venezia Giulia è pronto a scendere nuovamente in campo a sostegno delle popolazioni terremotate del Centro Italia, dopo le nuovi forti scosse che ieri notte hanno fatto tremare la terra in provincia di Macerata. “Siamo pronti a partire già dal pomeriggio di oggi – conferma il direttore della Protezione civile regionale, Luciano Sulli – ma, vista la situazione, non credo ci sarà chiesto di intervenire. La zona colpita (tra Ussita e Castelsantangelo sul Nera, in Valnerina, ndr) è montuosa e in questa stagione quella della tendopoli non è la soluzione più idonea per aiutare le popolazioni costrette a lasciare le proprie case. Appare più probabile che vengano sfollate in altre zone”.
UNA NOTTE DI PAURA
L’Italia centrale continua a tremare. Forti scosse si sono registrate nelle Marche. La prima alle 19.10, di magnitudo 5.4 sulla scala Richter, con epicentro in provincia di Macerata, tra Ussita e Castelsantangelo sul Nera, è stata avvertita dalle zone terremotate dell’Ascolano e fino ad Ancona, Fabriano, Pesaro, Roma (dove è stata evacuata la Farnesina, sede del Ministero degli esteri), L’Aquila, Perugia e Terni.
Poi, alle 21.18, la seconda, più forte, di magnitudo 5.9, che è stata distintamente sentita anche nella nostra regione, dove una trentina di persone, ieri sera, hanno chiamato i vigili del fuoco di Udine dal Centro Friuli, ma anche dalla Bassa.
Un’altra scossa, di magnitudo 4.6, si è registrata alle 23.42. Nuovi sommovimenti anche questa mattina.
Tantissima la paura, specie nelle zone già colpite dal terremoto del 24 agosto. La gente è uscita per strada, nonostante le forti precipitazioni, e ha trascorso la notte fuori casa, dormendo in macchina o nei primi locali messi a disposizione per l’emergenza.
Diverse le persone rimaste ferite, fortunatamente in modo lieve. Al momento è stato segnalato un decesso, per un infarto. Tra i paesi più colpiti ci sono Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Visso,Tolentino e Camerino, dove si sono registrati molti crolli. Ora, alla luce del giorno, si potrà avere un’idea più chiara dei danni.
Molto colpite, oltre ai comuni più vicini all’epicentro, anche diverse località del Maceratese. Ulteriori danni si registrano anche ad Amatrice, Accumuli e nelle altre zone devastate dalle fortissime scosse di fine agosto. L’Anas ha chiuso temporaneamente la strada Salaria all’altezza di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), dove c’erano state importanti frane.