Per le slot machine a Tolmezzo non c’è più posto. Per limitare il gioco d’azzardo il municipio ha deciso di porre limiti molto stringenti individuando una serie di luoghi sensibili tale da bloccare in pratica l’installazione di apparecchi per il gioco lecito e attività di scommesse.
Attualmente in città risultano installate 105 apparecchiature per il gioco. Nel giro di tre anni, non saranno più ammessi dispositivi per il gioco entro i 500 metri di distanza dai punti sensibili. Quelli presenti dovranno quindi essere progressivamente dismessi.
Per legge rientrano nell’elenco dei luoghi sensibili: scuole, centri di formazione professionale, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito sanitario o socio sanitario; strutture ricettive per categorie protette; ludoteche, ricreatori, oratori, luoghi di aggregazione giovanile, biblioteche; luoghi di ritrovo per anziani; banche o sportelli bancari; compro oro; stazioni ferroviarie.
Nel capoluogo i luoghi sensibili introdotti dalla Giunta sono l’autostazione delle autocorriere di Via Carnia Libera e i 5 parchi gioco di Via Janesi, Via Rodari, Via Gortani, Via Forni di Sotto e del Quartiere delle Valli. Nelle Frazioni il Parco Giochi di via Adua a Casanova, i parchi giochi di Betania. Ciò si aggiunge a tutti i luoghi già considerati sensibili per legge, ovvero ad esempio le scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado (compresa la Gianelli e il Don Bosco, Maciao) e il Centro studi; le sedi Enaip e Cefap in via dell’Industria; i luoghi di culto, ovvero il duomo e le chiese di Santa Caterina, Don Bosco, ma anche a Betania la sede dei Testimoni di Geova e nelle frazioni tutte le scuole, le chiese, gli impianti sportivi, ma anche i luoghi di aggregazione giovanile, le 8 sedi di banche a Tolmezzo, oltre alle Poste.
In pratica, se si sovrappongono le varie aree vietate, ci si accorge che l’intera città è destinata ad essere liberata progressivamente dal gioco d’azzardo con la sola esclusione dell’area artigianale prospicente la casa circondariale.
Sanzioni per chi sgarra
Fino a quando le slot machine non saranno tolte, si potrà inoltre attivarle solo dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 24 nelle sale giochi e nelle sale slot. Negli altri esercizi autorizzati (edicole, bar, tabacchini, ristoranti, alberghi, ricevitorie lotto) invece potranno essere accese dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Il mancato rispetto degli orari costerà assai caro: le sanzioni oscilleranno tra i 250 e i 1.500 euro per la prima violazione e tra i 500 e i 3.000 per la seconda violazione, cifre tali da spingere a controllare l’orologio con una certa cura. Se neppure le sanzioni pecuniarie dovessero bastare, in caso di violazione per due volte in un anno, sarà disposta chiusura per 10 giorni dell’intera sala giochi e per dieci giorni chiusura delle slot se collocate nei bar, in edicole o esercizi similari.
“La misura è già operativa – conferma il sindaco Francesco Brollo – e tale da interessare quasi interamente la nostra città. Comprendiamo che per alcune attività le slot offrono un’integrazione utile, ma di fronte alle sempre più evidenti difficoltà di molte famiglie, non potevamo voltarci dall’altra parte e dunque l’obbiettivo è di liberarci il prima possibile delle macchinette mangiasoldi. L’azzardopatia è un fenomeno ormai incontestabile e riconosciuto. Per questo e non per proibizionismo astratto abbiamo deciso di implementare la lista dei luoghi sensibili, a tutela dei soggetti più deboli e di coloro che fanno fatica a disintossicarsi da una vera e propria dipendenza”.
Tolmezzo presto libera dalle slot
Entro tre anni, con la sola eccezione dell’area artigianale, dovranno essere eliminate le macchinette mangiasoldi, dopo l’entrata in vigore delle distanze minime dai luoghi sensibili
120
articolo precedente