Anziani soli in casa, ma anche giovani sprovveduti a caccia di facili risparmi. Sono soprattutto queste le vittime dei truffatori, che, nel 2016, hanno portato a termine, nel nostro Paese, oltre 150.000 colpi.
Eppure, nei siti delle forze dell’ordine sono sempre pubblicati decaloghi antitruffa. Consigli utili per non cadere in trappola. Per non parlare dei corsi che sono regolarmente organizzati e che hanno come target privilegiato gli anziani. Fermo restando che tutti possono essere ingannati.
Occhio ai sedicenti venditori porta a porta e a chi offre merce troppo conveniente
La prima regola è ‘non aprire agli sconosciuti’ e non farli entrare in casa, soprattutto se si è soli. Assolutamente non bisogna mai mandare i bambini ad aprire la porta. Se suona alla porta un addetto delle compagnie telefoniche o dell’energia elettrica, bisogna accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Se si hanno ancora sospetti è meglio telefonare all’ufficio di zona dell’ente e verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati, perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice. Bisogna sempre mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta. Continuano ad arrivare alla Camera di commercio di Pordenone segnalazioni di tentativo di truffe tramite bollettini fasulli (uno stesso iscritto ha ricevuto ben quattro richieste di pagamento) o telefonate ingannevoli.
Sono nel mirino anche aziende private che ricevono false richieste di pagamento
L’Ente invita le imprese a fare attenzione a telefonate con richieste di informazioni anche riservate sulla propria azienda (per esempio coordinate bancarie) e alla corrispondenza, lettere o comunicazioni dal contenuto ambiguo che possono essere interpretate come comunicazioni ufficiali.
Attenzione, quindi, a bollettini di conti correnti che richiedono pagamenti non dovuti, recapitati per posta, e che offrono iscrizioni ad elenchi di imprese o pubblicazioni, che nulla hanno a che fare con l’ Ente e il cui pagamento non è obbligatorio e non sostituisce il diritto annuale.