Scoppia la polemica politica attorno a Udin&Jazz. Al termine della presentazione ufficiale del festival, che si terrà tra giugno e luglio in città e in altre località della provincia, il direttore artistico Giancarlo Velliscig ha annunciato che questa sarà l’ultima edizione a Udine. La contrapposizione con il neoeletto sindaco Piero Fontanini è nata, secondo gli organizzatori, per salvaguardare “la cultura libera e il jazz, musica diventata una sorta di bandiera della libertà culturale e sociale contro ogni forma di costrizione, di dittatura e di fascismo”.
Le parole di Velliscig sono esplicite e non lasciano spazio a tentativi di mediazione: “Non è nostra intenzione – spiega – collaborare con questa amministrazione che, nelle parole del nuovo sindaco, si è resa orgogliosamente responsabile di portare i fascisti alla guida della città, medaglia d’oro per la Resistenza. Non è una scelta politica di appartenenza, ma una scelta di coerenza. Non aspetteremo l’annunciata ‘pulizia’ di una ‘certa cultura’ annunciata da Fontanini, che sta compilando la lista, in parte già nota, di manifestazioni culturali da eliminare”.
La decisione è dunque presa: “Non intendendo avere nulla a che fare con un’amministrazione che includa i neofascisti, questa sarà l’ultima edizione di Udin&Jazz in questa città – conclude Velliscig – Speriamo di poter continuare il nostro lavoro in qualche altra località che sia lieta di ospitarci e sostenerci”.
LA REPLICA. “Stanno creando mostri che non esistono: mi dispiace che Velliscig abbia deciso di non organizzare più nel capoluogo friulano Udinejazz”. E’ la risposta del sindaco di Udine Pietro Fontanini il quale sottolinea di non aver mai parlato di iniziative da eliminare e tanto meno di essere contrario a questo genere musicale. “Quella di Velliscig – continua il primo cittadino – è una presa di posizione dettata dalla speranza che a vincere le elezioni fosse Martines, ma deve prendere atto che 18.830 cittadini hanno scelto il centro destra votando liberamente. Non capisco nemmeno la levata di scudi contro Salmè e Ministrelli che si sono candidati democraticamente. Tra l’altro l’apologia al fascismo è condannata dalla legge. Io non ho fatto alcun apparentamento con queste liste”.
Sull’osservazione in merito a una possibile pulizia di manifestazioni, il primo cittadino sostiene di essere per le proposte e per l’innovazione. “Probabilmente avremo altre idee- sostiene- ma questo non significa che le iniziative fatte finora a Udine siano tutte negative”.
Domani a Udine è prevista la presentazione del Rainbow Village che domenica 27 maggio celebrerà la giornata internazionale contro l’omo-biTrans-lesbofobia con il patrocinio del Comune di Udine. “Non intendo revocare il patrocinio – commenta Fontanini – nessuno mi ha invitato, sono sindaco da tre giorni e ho già una marea di impegni che non mi consentiranno di avere uno spazio temporale per dedicarmi a questa iniziativa”.