“Di concerto con i Comuni di Pordenone e Trieste abbiamo deciso che ogni singolo caso verrà attentamente valutato senza per questo dover scrivere o emanare ordinanze dal valore erga omnes, visto che in particolare su questa materia la competenza non è dei Comuni, ma del Parlamento”.
Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, riassume l’esito dell’incontro tenutosi oggi, 29 settembre nel palazzo municipale udinese insieme con il primo cittadino di Pordenone, Claudio Pedrotti, con il vicesindaco del Comune di Trieste, Fabiana Martini, con l’assessora ai Diritti del Comune di Udine, Antonella Nonino e con la presidentessa della Commissione Pari Oppurtunità sempre del Comune di Udine, Sara Rosso. L’incontro era stato convocato per discutere sulla trascrizione nei registri di stato civile dei matrimoni contratti all’estero tra persone omosessuali.
“La mia posizione sui diritti civili è sempre stata chiara. Per questo motivo, anche in questo caso, il mio impegno sarà sempre e comunque quello di consentire alle persone il pieno raggiungimento dei loro diritti. Nel caso specifico delle due cittadine, di cui una udinese, sposatesi in Sudafrica che hanno presentato richiesta a Udine – anticipa il sindaco – il loro caso, se saranno confermate alcune evidenze da parte dell’ambasciata belga, appare accoglibile sulla base di principi di diritto internazionale privato. Comunque – tiene a precisare – la trascrizione non potrà produrre effetti significativi in assenza di una normativa nazionale”.
La decisione presa dai tre Comuni capoluogo del Friuli Venezia Giulia guidati da giunte di centro sinistra, dunque, è quella di valutare in futuro caso per caso le singole richieste, senza per questo dover scrivere ordinanze o delibere sulla scia di quanto fatto, ad esempio, da alcuni Comuni italiani come quello di Bologna. “Questo perché – conclude Honsell – è importante riuscire a garantire dei diritti reali alle persone e perché fino a quanto il Governo e il Parlamento non legifereranno in materia, a noi sindaci spetterà sempre il compito di risolvere concretamente caso per caso ogni questione che i nostri cittadini ci presenteranno”.
Arcigay Fvg: “Una vittoria di laicitá”
“Una vittoria di laicitá che conferma il senso di civiltá che caratterizza il Comune di Udine” dichiara Giacomo Deperu, presidente Arcigay Friuli “Nuovi Passi” Udine e Pordenone apprendendo che il caso del matrimonio dell’udinese Adele Palmeri e sua moglie Ingrid Owen, sposate in Sudafrica, é stato considerato trascrivibile presso l’anagrafe del Comune. “Con questa decisione il Sindaco compie con straordinaria normalitá il proprio dovere di primo cittadino senza discriminare sulla base dell’orientamento sessuale. La comunitá gay di Udine esprime stima ed ammirazione a Furio Honsell che una volta di piú ci rende orgogliosi di essere friulani.”
La decisione di Udine sembra essere stata concordata anche con i Comuni di Pordenone e Trieste:”Siamo certi che anche il Sindaco Pedrotti e il Sindaco Cosolini sapranno rendere onore al senso di civiltá della nostra Regione, assumendo al piú presto analoghe decisioni.”