Non permettere che l’omicidio di Giulio Regeni venga dimenticato o che sulla morte del giovane ricercatore friulano sia fornita una ‘versione di comodo’. Per questo, anche la nostra testata aderisce alla campagna di Amnesty International ‘Verità per Giulio Regeni’, rispondendo all’appello lanciato in queste ore dalla sorella Irene e dai genitori Claudio e Paola.
Il tragico omicidio di Giulio, torturato al Cairo, deve avere una risposta. Deve avere un colpevole. Per questo motivo, continueremo a tenere alta l’attenzione sulla vicenda e a raccontarvi quanto trapela dall’Egitto, nella speranza che le indagini – comprese quelle condotte direttamente dagli inquirenti italiani – possano portare alla verità.
Per questo, abbiamo esposto nella nostra sede – in piazza I Maggio a Udine – lo striscione, volendo così esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Giulio e alla comunità di Fiumicello, ma anche il nostro personale impegno perché su questa orribile storia non siano spenti i riflettori. Almeno non prima che sia ufficialmente fatta giustizia.