Gli uomini della Guardia di Finanza di Cividale del Friuli, nell’ambito di attività ispettiva nel settore delle accise, hanno sequestrato 250 chilogrammi di zucchero rinvenuti in una azienda vitivinicola e verosimilmente destinato ad aumentare illecitamente il grado alcolico del vino.
L’attività investigativa ha permesso di accedere all’interno di un’azienda vitivinicola in provincia di Udine dove sono stati rinvenuti, in un garage adiacente , 250 chilogrammi di zucchero. La sostanza è stata posta sotto sequestro dalle fiamme gialle e il trasgressore è stato sanzionato.
Tale condotta palesa, inoltre, un non secondario aspetto attinente l’illecita concorrenza a danno delle altre aziende operanti nel medesimo settore, in quanto i costi relativi all’acquisto dello zucchero per l’arricchimento del vino sono considerevolmente inferiori rispetto a quelli dei mosti concentrati, i quali peraltro dal luglio 2012 non sono più sovvenzionati da contributi comunitari.
Zuccheraggio per aumentare il grado alcolico
Il fenomeno, che viola le disposizioni in materia di preparazione e commercializzazione di prodotti vinosi e comunemente noto come “zuccheraggio”, è un procedimento enologico mediante il quale si aumenta la gradazione alcolica dei vini con l’aggiunta di saccarosio, invece del più naturale (ma molto più costoso) mosto d’uva concentrato.
Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, che considera questa pratica al pari di una sofisticazione, negli stabilimenti enologici e nelle cantine, nonché nei locali attigui a qualunque uso destinati, è vietato detenere numerose sostanze tra cui zuccheri e loro soluzioni in quantitativi superiori a 10 chilogrammi. La medesima normativa prevede specifiche pene pecuniarie per i trasgressori che possono arrivare fino a 60.000 euro, nonché in caso di reiterazione anche la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento da 1 a 18 mesi.