Chiude con un incredibile +66% rispetto allo scorso anno la mostra ‘Amanti. Passioni umane e divine‘ di Illegio, aperta dal 21 maggio nella frazione di Tolmezzo. Il contatore ha superato quota 37mila presenze, un risultato record, che fa ben sperare nel futuro. A Illegio sono arrivate comitive da tutto il mondo, compreso dal Giappone e dalla Svezia.
Quest’ultima ha organizzato il viaggio appositamente per visitare la mostra organizzata da don Alessio Geretti e don Angelo Zanello, rispettivamente curatore e presidente. Anche un cugino del Re di Spagna ha deciso di viaggiare fino in Carnia per ammirare capolavori di Caravaggio e Canova, ma anche dello spagnolo Murillo.
Di visitatore d’eccezione si può parlare anche per l’ultimo tagliando staccato, quando in realtà la mostra era già chiusa. Vittorio Sgarbi, volto televisivo e critico d’arte, è, infatti, amico di Illegio, dato che aveva visistato l’esposizione tematica già altre sei volte, e non ha fatto mancare il suo appoggio nemmeno quest’anno, all’esposizione dei risultati.
“Questi due preti” ha detto Sgarbi “hanno deciso di aprire una bellissima mostra in un posto piccolo e scomodo, e incredibilmente hanno avuto successo”. Don Geretti non fa rivelazioni per l’anno prossimo, ma promette sorprese. Con la speranza di bissare il successo dell’edizione 2017.
“Quella di Illegio – ha detto Debora Serracchiani – è una storia di successo, che dobbiamo fare conoscere e contribuire ad arricchire, e che racconta come si può promuovere eventi d’arte in un piccolo centro di montagna, rendendolo estremamente attrattivo: credo che la collaborazione tra l’amministrazione regionale e il Comitato di San Floriano, che si è andata intensificando in questi anni, abbia colto il senso di quella che è una vera e propria missione collettiva di tutta la comunità di Illegio, di Tolmezzo, della Carnia, che si realizza ogni anno e che continua a dare frutti”.
Per Geretti questo successo è il “frutto del lavoro di tanti anni, della propagazione di una fama positiva e anche di un tema che ha toccato corde particolarmente sensibili per la vita delle persone. A Illegio si viene animati dall’esigenza di una meditazione non banale, un contatto con il bello che richiede concentrazione e impegno: alla fine del percorso i visitatori ci comunicano la percezione di aver ricevuto un bene prezioso”, ha evidenziato don Geretti, ricordando, tra l’altro, che un’esposizione come quella appena conclusa permette anche a eminenti studiosi di avvicinare capolavori ordinariamente inaccessibili.
“Illegio, molto inaccessibile ma profondamente poetica, va preservata, tutelata e ritenuta un bene prezioso del Friuli Venezia Giulia”, ha sottolineato Sgarbi, che dopo essersi soffermato sulle eccellenze artistiche presenti nella mostra, “dal tema provocatorio, e anche per questo di grande attrazione”, ha speso parole di elogio anche per l’iniziativa, illustrata dal sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, di promozione del Cammino verso la chiesa di San Floriano, “un’ascesa non solo verso la bellezza, ma anche dello spirito verso la fede”.
Tra le opere che maggiormente hanno colpito il critico nella visita alla mostra c’è “L’allegoria della castità”, “un’opera di un autore pressoché sconosciuto ma di grande suggestione”.
“In generale sono molte le opere notevoli, ma nell’ultima sezione dedicata al matrimonio mistico, ho particolarmente apprezzato il dipinto dell’anonimo bolognese della collezione del critico Roberto Longhi, che fu mio maestro”.