Settima edizione del Festival del cinema curdo, proposto dall’associazione ‘via Montereale’ con l’ausilio della BCC Pordenonese. L’edizione 2017 di questo piccolo festival, rimasto ormai l’unico in Italia, si svolgerà all’insegna della ‘resistenza’.
“Un’immagine – come sottolinea la presidente del sodalizio Ludovica Cantarutti – che ben si concilia con la reale condizione dei curdi di oggi che stanno combattendo/resistendo agli assalti dell’Isis e degli altri che ne vogliono l’annientamento e la nostra resistenza all’austerity, che vorrebbe chiuso anche questo piccolo cammeo, dopo il ben più ampio e analogo festival di Roma”.
La manifestazione pordenonese non propone unicamente documentari e film sull’argomento, ma ha cercato negli anni di far conoscere anche tradizioni, storia e letteratura del popolo curdo nel nome della scomparsa madrina Mirella Galletti, alla cui memoria da qualche anni è intitolato il festival, docente presso l’Università l’Orientale di Napoli e costantemente ricordata dagli amici dell’associazione pordenonese.
Anche quest’anno sono previste due serate, il 23 e il 30 maggio, nelle quali verranno proposti il film intitolato ‘La canzone perduta’ che Erol Mintas ha realizzato nel 2014 (martedì 23), la lettura di alcuni brani scelti dal volumetto ‘La rivoluzione delle donne’, il cui autore verrà svelato al momento, con la voce narrante di Carla Manzon e la proiezione del documento intitolato ‘Il silenzio’ di Aziz Capkurt (martedì 30). Entrambe le serate, con inizio alle 20,45 si svolgeranno presso la Sala Ellero (Mediateca) in via Mazzini 2 a Pordenone, a ingresso libero.