L’incontro e il confronto con la letteratura straniera sono da sempre fra i leit motiv di pordenonelegge: il percorso degli autori internazionali che faranno tappa al festival, molti dei quali per presentare in anteprima la loro novità in uscita – alcuni addirittura per la prima volta con un libro pubblicato in Italia – impressiona per l’importanza e il numero dei protagonisti in arrivo da mercoledì 17 a domenica 21 settembre. Anche per questo la XV edizione di pordenonelegge – Festa del Libro con gli Autori è fra le più attese manifestazioni dell’agenda culturale italiana: potersi confrontare con importanti voci internazionali che si intrecciano alla letteratura permette di costruire un puzzle prezioso, un valore aggiunto di conoscenza che aiuta a interpretare il mondo con immediatezza e profondità, spaziando dalla rappresentazione culturale alla realtà quotidiana del nostro tempo. E si prospetta decisamente “speciale” l’inaugurazione di mercoledì 17 settembre (ore 18.30, Teatro Verdi) con uno degli autori più amati degli ultimi anni, l’israeliano David Grossman, ospite d’onore di pordenonelegge: sarà intervistato dal direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta intorno alla sua vita di scrittore in un Paese difficile. Altrettanto straordinario l’incontro con lo scrittore e sceneggiatore anglo-pakistano Hanif Kureishi (sabato 20 settembre, ore 21 Spazio ItASincontra), che, in dialogo con Giorgio Zanchini, si soffermerà sul romanzo “L’ultima parola” (Bompiani), dove uno scrittore in crisi, nell’India degli anni Settanta, è costretto a un difficile confronto generazionale. Tre delle più grandi scrittrici contemporanee saranno protagoniste di altrettanti incontri: prestigiosa ‘primizia’ per l’autrice canadese Margaret Atwood che, intervistata da Tullio Avoledo, approfondirà i temi e le atmosfere del nuovissimo romanzo “L’altro inizio” e presenterà la riedizione dello storico successo “L’assassino cieco”, entrambi editi da Ponte alle Grazie (sabato 20 settembre, ore 15.30 piazza San Marco). Jamaica Kincaid, in dialogo con Sandra Petrignani presenterà “Vedi adesso allora” (Adelphi), il nuovo romanzo che segna il suo ritorno dopo dieci anni di silenzio (domenica 21 settembre, ore 17.30 piazza S. Marco). Una amatissima scrittrice francese, Katherine Pancol, ai vertici delle classifiche mondiali con oltre 6 milioni di libri venduti fino ad oggi, torna ai suoi lettori con una nuova trilogia di cui è apripista il nuovo “Muchachas 1” uscito per Bompiani (domenica 21 settembre, ore 17 – Spazio ITASincontra). Sempre in anteprima pordenonelegge ospita la presentazione del nuovo romanzo di Michael Dobbs, “Scacco al re”, sequel di “House of cards”, il political thriller diventato in tutto il mondo un colossale successo. Anche la seconda tappa della saga edita Fazi è ambientata nei corridoi del potere dove l’intrigo e la frode regnano sovrani: dialogherà con Dobbs il giornalista Stefano Feltri (giovedì 18 settembre, ore 19 Convento di San Francesco). Il russo Nicolai Lilin, autore per Einaudi de “Il serpente di Dio”, ci porterà in Caucaso, dove due amici Ismail e Andrej dovranno affrontare di colpo la violenza del mondo per salvare quel “cuore solo” che da sempre li unisce. Ne dialogherà con il direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier (domenica 21 settembre, ore 11.30 Palaprovincia). L’attualità e la necessità di un confronto ragionato e lucido fra Occidente e Medio Oriente si riverbera nell’incontro con lo scrittore algerino Yasmina Khadra, che a pordenonelegge presenterà “Gli angeli piangono per le nostre ferite” (Sellerio), un grande successo francese con oltre 100mila copie vendute. La storia è ambientata nel 1937, protagonista un giovane ragazzo algerino, arabo e musulmano, che ripercorre la sua vita in carcere, mentre aspetta l’inferno del patibolo. Già ufficiale dell’esercito algerino, Yasmina Khadra fu testimone diretto della sanguinosa guerra civile che devastò l’Algeria per oltre un decennio, e per motivi di censura iniziò a usare uno pseudonimo femminile. Da molti anni si è autoesiliato in Francia.
Davvero rilevante il percorso che riunisce gli autori stranieri per la prima volta in Italia con un loro libro: con “A nuoto verso casa” (Garzanti) la finalista del prestigioso Booker Prize, Deborah Levy, ci condurrà in una storia profonda e conturbante, dove i più devastanti segreti sono quelli che manteniamo noi stessi (giovedì 18 settembre, ore 17 Convento di San Francesco). Fredrik Backman, l’autore più letto in Svezia negli ultimi due anni – oltre un milione di copie per il suo “L’uomo che metteva in ordine il mondo” (Mondadori) – si confronterà con Mauro Corona, in un dialogo dedicato alla relazione profonda fra il promettere e il mantenere (sabato 20 settembre, ore 11 Teatro Verdi). Hannah Kent, giovane scrittrice australiana, in “Ho lasciato entrare la tempesta” (Piemme) racconta la storia vera dell’ultima donna morta per decapitazione in Islanda (domenica 21 settembre, ore 19 Palazzo Badini); con “Errori necessari” (66thand2nd) al festival approda il delicato romanzo di formazione di Caleb Crain: il ritratto di un giovane esule americano nella Praga degli anni Novanta, sospesa fra le chimere del cambiamento storico e le disillusioni della maturità (domenica 21 settembre, ore 15.30 Palazzo Camera di Commercio). Da Simon Pasternak, l’editor della più grande casa editrice danese Gyldendal, arriva in anteprima a pordenonelegge “Le zone morte” (Longanesi), thriller storico nel deserto morale e materiale della Seconda Guerra Mondiale in Russia (sabato 20 settembre, ore 10.30 Palazzo Montereale Mantica). Dalla Russia, Vladimir Kantor, autore di “Morte di un pensionato” (Amos Edizioni), terrà una lezione magistrale sul genio del suo grande conterraneo Fedor Dostoevskij, su Nietsche e la crisi del Cristianesimo in Europa (sabato 20 settembre, ore 19 Palazzo Montereale Mantica). Emozionante reportage dedicato al ”Congo” è quello del giornalista belga David Van Reybrouck (Feltrinelli): “Un racconto magnifico, fatto di ricerche dettagliatissime” ha chiosato il New York Times. L’autore lo presenterà a pordenonelegge in anteprima nazionale domenica 21 settembre (ore 17, Biblioteca Civica). Mentre la ceca Petra Soukupova presenterà il suo secondo romanzo, “Zmizet / Sparire” (Atmosphere Libri), vincitore del più importante premio nazionale, il Magnesia Litera Libro dell’anno (venerdì 19 settembre, ore 16.30 Palazzo della Camera di Commercio).
Uno dei migliori giallisti della nouvelle vogue nordica, lo svedese Hakan Nesser, intervistato da Luca Crovi ci introdurrà nel suo mondo letterario: “Confessioni di una squartatrice” (Guanda) echeggia la trama di mistero e la piacevolezza del suo perfetto meccanismo narrativo (sabato 20 settembre, ore 19.30 Palazzo della Provincia). Una delle più importanti scrittrici austriache Maja Haderlap, ci parlerà di Angelo dell’oblio, romanzo premiato in patria con i più importanti riconoscimenti (venerdì 19 settembre, ore 16 Ridotto del Teatro Verdi). Mentre lo scrittore russo Evgenij Vodolazkin, autore di “Lauro” (Elliot), ci accompagnerà nella Russia della metà del Quattrocento, dove il piccolo Arsenio si prepara a diventare un medico leggendario apprendendo i segreti delle erbe e di altri preparati medicinali (domenica 21 settembre, ore 17.30 Palazzo della Provincia). Intrigante e coltissima è l’ultima opera di Ricardo Menéndez Salmon, “La luce è più antica dell’amore”: l’autore, in dialogo con Anna Longo indagherà sul difficile compromesso fra l’arte e il potere, rappresentato dalla Chiesa, dall’economia o dallo Stato (sabato 20 settembre, ore 12 Palazzo Montereale Mantica). Dall’est Europa arriva il bulgaro Georgi Gospodinov, che racconterà del suo pluripremiato romanzo dove un ragazzo è capace di immedesimarsi nelle storie degli altri perchè affetto da una strana sindrome empatica (sabato 20 settembre, ore 17.30 Palazzo della Provincia). A pordenonelegge anche l’autore messicano Gabriel Pacheco, creatore di visioni oniriche e metaforiche: sarà protagonista di un incontro sulla poetica delle sue illustrazioni, ospitate anche alla Casa della Fantasia di Sàrmede (sabato 20 settembre, ore 17 Sala Ridotto del Verdi).