Come si fa a sopravvivere a un dolore immenso come la perdita della persona amata? La nostra esistenza sembra interrompersi nell’attimo stesso in cui chi amiamo ci lascia. Eppure, la vita, in qualche modo, deve continuare.
Per renderlo possibile, forse si fa come Alberto, il protagonista del romanzo ‘Ascoltavo le maree’ (Ink editore), che cerca conforto nella fuga.
Alberto Landi, rimasto vedovo, scappa da Milano e arriva negli Stati Uniti, per cercare sollievo alla sua sofferenza. Lo sfondo della vicenda, però, non è l’arcinoto skyline di New York o la maestosità del Gran Canyon, ma l’affascinante atmosfera coloniale di Savannah, città della Georgia che richiama subito alla mente immagini di film celebri, da ‘Via col vento’ a ‘Il principe delle maree’ fino a ‘Forrest Gump’. È qui che Landi trova le risorse per ricominciare, senza dimenticare il passato, anzi, trovando nell’amore che ha vissuto la forza per andare avanti.
A raccontare la storia di Alberto è Guido Mattioni, giornalista udinese, figlio di un commerciante di via Manin e nipote dell’ingegnere che inventò l’aereo a reazione, chiamato nel 1978 a Milano da Indro Montanelli, innamorato del Sud degli Stati Uniti, che ha scritto questo romanzo per ricordare la sua prima moglie.
“Scrivere è l’unica cosa che so fare– spiega l’autore-. Per questo, un po’ di tempo dopo il lutto che mi ha colpito, ho preso in mano la penna. Per me è stata una medicina, amara, certo, ma salvifica. Ho cercato di ricordare tutto della mia prima moglie, volevo che ne uscisse un ritratto il più possibile realistico. Per questo il romanzo non è solo triste, ma ci sono pagine buffe e altre romantiche. Ho ambientato la storia a Savannah perché è una città che amo molto, da cui mi sono sentito ‘scelto’. Per me è un privilegio abitarci”.
E gli Usa ricambiano tanta dedizione: il libro di Mattioni, pubblicato prima come ebook in lingua inglese e poi su carta, è stato un successo di vendita e critica negli Stati Uniti, tanto da essere stato adottato come libro di lettura e di esercitazione dal Dipartimento di lingue moderne e classiche della Georgia State University, nei corsi di italiano del professor Richard Keatley, e alla LearnItaly school diNew York.
Ciò che ha spinto Mattioni, però, non è stata solo una necessità interiore. “Ho pensato che la mia esperienza, romanzata, potesse accompagnare qualcuno che sta attraversando le mie stesse difficoltà, senza la presunzione di lanciare messaggi”.
Il principe delle maree
Il libro, pubblicato prima come ebook in lingua inglese e poi su carta, è stato un successo di vendita e critica negli Usa, dove è stato adottato come testo scolastico
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