Nell’era di internet e dei social media, la poesia rimane per i giovani di tutto il mondo un mezzo privilegiato d’espressione. Lo confermano i numeri del Concorso internazionale di poesia e teatro ‘Castello di Duino’, uno dei più importanti premi letterari riservati ai giovani, che l’Unesco patrocina fin dalla sua prima edizione.
Sono quasi mille, e provenienti da ogni angolo del pianeta, i giovani poeti che si sono cimentati con il tema della 13a edizione: ‘Generazioni’. Si sono raccontati in versi, ciascuno nella propria lingua madre, perché la peculiarità del concorso è proprio la valutazione dei testi in lingua originale, grazie al lavoro di una giuria di carattere internazionale composta da poeti, critici, docenti di letterature comparate e da giovani ex-vincitori.
La competizione è una sfida pensata per stimolare il dialogo interculturale e multilingue, gli interrogativi sulla traduzione poetica, l’espressione in versi da parte dei più giovani per contrastare l’appiattimento del linguaggio. Il concorso è riservato ai poeti fino ai 30 anni di età, con una graduatoria speciale per i giovanissimi, una sezione per le scuole e una sezione teatrale.
Negli anni ha registrato una partecipazione sempre più ampia. Dalla sua nascita ad oggi ha coinvolto quasi 13 mila poeti provenienti da 90 Paesi e un pubblico sempre più numeroso e appassionato.
Tanti dei giovani autori che quest’anno hanno inviato versi e pièce teatrali saranno a Trieste, città cosmopolita per storia e collocazione geografica, per partecipare, dal 21 marzo al 2 aprile, alla Festa della letteratura e della poesia. Dieci giornate di incontri, letture, workshop, concerti, spettacoli teatrali ed esposizioni, che si concluderanno con le premiazioni. Ad ospitarle sarà ancora una volta il Castello di Duino, location della poesia dai tempi di Rilke, che vi trasse ispirazione per le sue ‘Elegie Duinesi’.
Quest’anno a spuntarla tra tutti, aggiudicandosi il primo premio, è stato il poeta israeliano Modi Rotenberg, con il componimento ‘Bilancio intermedio’. A dividersi invece il secondo gradino del podio, la poetessa croata Monika Herceg con ‘Nessun cavallo di Troia’ e il francese Pierre Benazech con ‘Poiché’. Il terzo va alla spagnola Lucia Bonilla Molina, con ‘Biografía’.
Per il Premio speciale della giuria è stato segnalato un giovane autore cinese, Kewei Wang, con la sua poesia ‘Cammino con i cerchi degli alberi’. Dall’altra parte del mondo, in Uruguay, la Targa Centro Unesco di Trieste, vinta da Cristina Gálvez Martos con ‘Foto di famiglia’ , mentre la Targa Alut va a un a poetessa venezuelana, Michela Lagalla Signorile, e quella dedicata a Sergio Penco – compianto membro della giuria e raffinato poeta – è andata a quattro autori under 16: Giulia Broccolo, Andrea Grasselli, Lisa Fariciotti e Giorgia Zora.
Per la sezione riservata al teatro, che richiedeva l’invio di un monologo o dialogo tra due personaggi, la giuria ha assegnato il primo premio all’italiana Francesca Venturelli e il suo ‘La domanda’. Sul secondo gradino del podio Monika Dorożyńska (Polonia), terzi classificati ex ex aequo Giulia Damilano (Sudafrica) e l’italiana Ludovica di Martino
A testimonianza del forte impegno civile che caratterizza il concorso, parte dei premi in denaro sarà devoluta dai vincitori a progetti umanitari nel loro Paese d’origine e, per volontà di Antonietta Risolo, titolare della Casa Editrice Ibiskos , anche il ricavato del libro che raccoglierà le poesie dei vincitori andrà alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, per i bambini vittime di guerra.