È un invito che pare rivolto prima di tutto a se stessa quello che Natalia Bondarenko lancia dalla copertina della sua raccolta antologica ‘Vietato aggrapparsi ai sogni!’ (Guarnerio editore). Le sue poesie, tratte dalle sue precedenti raccolte – ‘Profanerie private’ (Guarnerio Editore), ‘Terra altrui’ (Samuele Editore), ‘Confidenze confidenziali’ (Rayuela Edizioni) -, scritte tra il 2008 e il 2014, contribuiscono a tratteggiare i contorni di una personalità esuberante e creativa, che spesso predomina, ma non cela completamente, i lati più profondi ed emozionanti dell’autrice.
“Volevo un titolo che fosse ironico – spiega l’autrice – e che avesse più significati. Così ho scelto un verso che chiude una delle mie poesie. Volevo che parlasse di me, una donna simpaticamente delusa, e che dicesse a tutti di aprire gli occhi, di non lasciarsi andare ai sogni, ma di ‘vaccinarsi’ consapevolmente dalle illusioni della vita”.
Micro universo in un istante
Con poche parole, ma con un forte senso dell’immagine e dell’istante, che forse le viene dalla sua esperienza di fotografa, la Bondarenko racconta così se stessa e il micro universo che la circonda: persone care e fastidiosi scocciatori, domande esistenziali e quesiti quotidiani, spunti di riflessione, sorrisi radiosi quanto improvvisi e repentini rabbuiamenti.
Ucraina di nascita, russa di formazione culturale e friulana d’adozione, Natalia Bondarenko sembra quasi faticare a contenere la sua grande voglia di comunicare e di esprimersi attraverso diversi linguaggi artistici. Per questo motivo non si limita a una forma d’arte, ma si avvicina, via via, a differenti espressioni, sperimentando, conoscendo, creando. Fotografia, pittura, poesia, reading sono tutte forme che l’artista ha scelto nel corso della sua vita.
Con questa raccolta di poesie, ultimo traguardo espressivo, tra tante esperienza di vita e altrettante emozioni artistiche che l’hanno portata a cimentarsi anche con la scrittura in italiano, la Bondarenko vuole quasi fissare un punto fermo nel suo percorso di ricerca. Si guarda indietro per ripartire, al più presto, con una nuova avventura, con una nuova espressione e con nuovi linguaggi.