Autrice di storie, poesie e testi teatrali per bambini e ragazzi con una bibliografia poco meno che sterminata, costantemente impegnata in laboratori e incontri per la promozione della lettura, la 44 enne udinese Chiara Carminati è una ‘autorità’ assoluta per quanto il rapporto tra i libri e la parte più giovane della popolazione. A coronamento di una ricca attività come autrice, dopo essere stata selezionata per il premio mondiale dedicato ad Hans Christian Andersen, ha visto il suo ultimo lavoro – il romanzo ‘Fuori fuoco’ – tra i finalisti del Premio Strega nella sezione ‘Ragazze e ragazzi’.
“Con questo libro – ammette – ho fatto l’en plein, anche se già ‘L’estate dei segreti’, uscito per Einaudi, aveva vinto un paio di premi. Già essere nella cinquina finale è gratificante. E dire che non pensavo neppure di scrivere un romanzo: è stata una richiesta che mi ha spaventato”.
Come si conciliano le diverse attività rivolte ai più piccoli, dai laboratori alla scrittura, agli spettacoli?
“Sono cose che si nutrono a vicenda. Ho iniziato con alcuni laboratori di poesia alla ‘Joppi’ di Udine, poi ho iniziato a scrivere, il primo libro per Mondadori ha fatto da volàno e sono arrivate sempre più proposte dalle case editrici”.
Poi è nata ‘La linea armonica’: un approccio diverso a musica e lettura.
“Con Giovanna Pezzetta e Leo Virgili abbiamo messo assieme un progetto per coinvolgere ancora di più i bambini: non sono spettacoli in senso tradizionale, ma un luogo in cui si sperimentano cose diverse, un format di dialogo per platee più larghe. Il 12 dicembre saremo a Gonars con la nostra versione di ‘Quadri di un’esposizione’ e il giorno dopo a Tricesimo con ‘Parole matte’, ma siamo molto spesso fuori regione”.
E’ più difficile parlare ai bambini o agli adulti?
“Nei corsi per insegnanti ho notato che chi partecipa si mette in discussione per imparare cose nuove e sperimentare di prima persona. Se c’è sensibilità, qualcosa avviene: c’è sempre un input che poi ‘accende’ l’insegnante, anche chi magari è venuto solo perché doveva accompagnare la classe”.
Poi, però, gli stessi insegnanti devono fare i conti con i programmi ministeriali, la burocrazia…
“Il caso della poesia è emblematico: nella didattica a scuola è molto trascurata, oppure si leggono sempre gli stessi libri e gli stessi autori, quelli che hanno fatto disamorare non solo gli allievi, ma anche gli insegnanti. Io cerco di far scoprire testi che non tutti hanno a disposizione: una letteratura di formazione che dà anche valori e contenuti, magari ignorata per pigrizia”.
Poesia, musica e letteratura aiutano davvero a crescere o non rischiano, al contrario, di bloccare la ‘spontaneità’?
“Di spontaneo che porti a obiettivi gustosi non esiste niente. Ci sono bambini più creativi degli altri, questo è vero, ma sono sempre quelli che sin da piccoli hanno sentito storie, filastrocche, canzoni: sono stati irradiati dal linguaggio. Il mio lavoro è fornire strumenti, testi, conoscenze”.
Se un bambino non vuole leggere?
“Quando dice ‘non mi piace’, è solo perché non conosce i libri. Leggere è faticoso: se non ci sono motivazioni forti, mollano. Invece andrebbero nutriti di continuo, favorendo l’incontro con la varietà, trovare una mediazione e far capire che dopo Geronimo Stilton c’è anche altro”.
La ‘moda’ dei maghi, delle principesse e degli unicorni è un bene o un male?
“E un genere: va bene, anche se personalmente non sono appassionata di fantasy. Ma io sono per la varietà: non deve esserci una mono-dieta, i lettori apprendisti devono poter spaziare e lasciarsi incuriosire anche da altro”.
Quali sono i gusti più diffusi tra gli adolescenti di oggi?
“Tutti i ragazzi sono diversi l’uno dall’altro. Io, per non sbagliare, propongo quello che piace a me e in cui trovo caratteristiche in cui il ragazzo può riconoscersi: il tipo di meccanismo, o situazione, in cui il giovane lettore si trova come davanti a uno specchio, vedendo qualcosa di sé, e contemporaneamente di fronte a una finestra, potendo cioè guardare oltre”.
Il libro candidato allo ‘Strega’ è una storia ambientata durante la Grande guerra: come si racconta ai più giovani della nostra società il male del mondo, quello presente e quello passato?
“Io non ho competenze pedagogiche, scrivo, racconto e basta; anzi, faccio incontrare bambini e libri. Indubbiamente, quando parliamo di tragedie, è più facile raccontare storie di 100 anni fa che quelle di oggi, perché siamo aiutati dal distacco e dallo sguardo lungo”.
Quanto spazio resta per la lettura ai bambini di oggi, super impegnati e bombardati da tanti stimoli esterni, non ultima la tecnologia?
“Quando vedo un piccolo che gioca col cellulare o il tablet, penso sia un dramma per le relazioni del bambino, più che per la lettura. Spesso è inteso dai genitori come un modo per tener buoni i figli, ma sarebbe meglio leggergli un libro. La lettura non è stata cancellata neanche dalla tv, come molti temevano: l’importante è proporre cose diverse, motivare, capire cosa interessa”.
E se poi uno dice: c’è la crisi, i libri costano?
“Ci sono pur sempre le biblioteche: frequentatele”.
“Il segreto è raccontare storie di gente comune”
La Grande guerra raccontata da una tredicenne friulana, alla ricerca di una famiglia ormai devastata: è il mini-riassunto di ‘Fuori gioco’, il libro edito da Bompiani e già segnalato per numerosi riconoscimenti prima di finire nella cinquina dello ‘Strega’ (I risultati, dopo la lettura delle classi di studenti tra 11 e 15 anni selezionate, sono attesi nella Primavera 2016). Da una minuziosa ricerca di articoli di giornali, documenti istituzionali, diari di soldati e cittadini e testimonianze, Chiara Carminati ha scritto un libro già presentato in molte scuole. “Non era nato per essere ‘per ragazzi’ – spiega ancora l’autrice – Mi avevano solo chiesto ‘una bella storia’, senza paletti. Il collage di storie realmente accadute a tante persone diverse è uscito senza indicazione di età, ma è stato letto indistintamente da adulti, studenti delle classi medie e di 4a-5a elementare. Se racconti le storie della gente comune, poi fai appassionare anche alla Storia con la ‘S’ maiuscola”.