Udine è una delle città nelle quali le piccole imprese pagano meno tasse. Tante, vero, ma meno che in tante altre località italiane. A dirlo è il Rapporto 2018 dell’Osservatorio Cna sulla tassazione delle piccole imprese in Italia, giunto alla quinta edizione, che analizza il peso del fisco sul reddito delle piccole imprese in 137 comuni del nostro Paese, tra i quali tutti i capoluoghi (o ex, come nel nostro caso) di provincia.
Entrando nel dettaglio, Udine si aggiudica il secondo gradino del podio, con un ‘Total Tax Rate’ (Ttr) del 54,5 per cemto, calcolata facendo il rapporto tra l’ammontare di tutte le imposte e di tutti i contributi sociali obbligatori che gravano sulle imprese e i redditi di sull’impresa tipo italiana (un laboratorio e un negozio, ricavi per 431mila euro, un impiegato e quattro operai di personale, 50mila euro di reddito). Il primato, invece, spetta a Gorizia, dove il Ttr si attesta a quota 53,8%. Insomma, a separare le due città è solo un’incollatura, inferiore a un punto percentuale.
In base a questo dato, l’Osservatorio Cna ha potuto calcolare anche il Tax Free Day, vale a dire il giorno nel quale l’impresa ‘liquida’ il suo socio di maggioranza (già, perché in ogni caso contributi e tasse si prendono sespre più della metà del reddito) e comincia a lavoare per se stessa.
Nel caso di Udine, il tanto sospirato giorno è arrivato 1l 17 luglio, mentre Gorizia ha potuto festeggiare qualche giorno prima, ovvero il 14 luglio. Un bel po’ in anticipo rispetto al resto d’Italia, se se pensa che, mediamente, il Tax Free Day arriva solamente l’11 agosto(Ttr del 61,4%) e che nelle città meno fortunate si deve attendere ben di più, come il 24 settembre di Reggio Calabria (Ttr del 73,4%) e il 20 settembre di Bologna (Ttr del 72,2%), maglie nere di questa particolare classifica.
Per quanto riguarda le altre due città della nostra regione prese in considerazione dal rapporto, Pordenone e Trieste si collocano rispettivamente al 12° e al 17° posto, con un Ttr del 56,4% e del 57%. Le piccole imprese delle due città dovranno attendere ancora qualche giorno per potersi dire finalmente libere dalle imposizioni.
Ma da cosa è data la percentuale di Ttr? Come in ogni rapporto, dipende sia dal numeratore, sia dal denominatore, vale a dire sia dalla pressione fiscale (differenze di imposte e tasse locali e regionali), sia dal reddito medio delle piccole imprese. Ed sembra essere proprio quest’ultimo dato a fare la differenza. Dato un reddito medio d’impresa medio di 1.600 euro, Gorizia riesce a raggiungere quota 1.927 euro, mentre Udine si deve ‘accontentare ‘di 1.895 euro. Ben peggio va alle piccole imprese delle ultime due città in classifica, Bologna e Reggio Calabria, che riescono a spuntare rispettivamente appena 1.157 e 1.109 euro mensili.
“I dati attestano come sia possibile, a livello locale, dare un contributo – commenta il presidente regionale Cna Fvg Nello Coppeto – all’abbassamento del sistema fiscale per quello che è di pertinenza dei singoli Comuni, che evidentemente nella nostra regione funzionano meglio e consentono questi interventi-. Non ci stupisce che questo avvenga in Friuli – Venezia Giulia e che Udine e Gorizia siano le più virtuose: la nostra qualità di vita e dei servizi forniti dagli enti locali è al di sopra della media nazionale. Ora l’auspicio è che questo modo di operare virtuoso possa trasmettersi a livello centrale per risolvere i veri problemi problemi fiscali”.
Bassa pressione fiscale: siamo medaglia d’argento
Gorizia in prima posizione, Pordenone e Trieste al 12° e 17° posto
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