“La decisione di chiusura dello stabilimento della Eaton Automotive di Monfalcone, che dieci anni fa impiegava quasi 400 dipendenti e ora solo 157, rappresenta un duro colpo per l’occupazione e l’economia del territorio”. A prendere posizione sulla vicenda della chiusura dello stabilimento è il sindaco, Anna Maria Cisint, che proprio oggi ha in programma un incontro con i lavoratori in presidio.
“Appare, in ogni caso, grave il modo con cui si è pervenuti a sospendere l’attività senza che alcuna preventiva informazione sulla situazione produttiva dello stabilimento e del gruppo sia stata fornita alle istituzioni locali e regionali che si trovano a dover affrontare una condizione sociale drammatica che coinvolge le maestranze e le loro famiglie a cui esprimo tutta la mia vicinanza”, prosegue Cisint. “Preoccupa l’alto tasso di disoccupazione che già interessa nella nostra provincia la manodopera locale e le problematiche che già in passato hanno riguardato lo stesso stabilimento per il fatto che la proprietà fa riferimento a una multinazionale statunitense e per gli effetti di delocalizzazione produttiva in altri Paesi anche dell’Est Europa”.
Il sindaco ieri pomeriggio ha incontrato i vertici di Confindustria con i rappresentanti della Società ai quali, nel rappresentare i timori della città per le sorti dell’azienda di via Bagni e del lavoratori addetti, ha sollecitato che siano compiute tutte le verifiche necessarie e per ricercare le soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro. L’impresa sostiene che l’azienda è in presenza di forti perdite, circa 6 milioni nel 2017 e 18 milioni nel triennio, e che mancano adeguate commesse.
Il sindaco che oggi incontrerà i rappresentanti sindacali rileva come “sia molto grave che il Ministro dello Sviluppo economico e la Regione Friuli Venezia Giulia non abbiano ancora accolto l’appello e la richiesta rivolta da mesi al fine di istituire un tavolo di concertazione e analisi, composto dalle parti sociali e dagli altri soggetti interessati per un governo complessivo dei problemi occupazionali, produttivi del monfalconese e lo sviluppo dell’indotto legato a Fincantieri”.
“Tale tavolo diventa ora ancor più importante”, sottolinea il sindaco, “per poter affrontare la richiesta del Comune affinché si concretizzi un disegno di crescita delle reti d’impresa locali di fornitura e soprattutto per creare le condizioni per attrarre nuove attività capaci di creare nuovi posti di lavoro. Resta inteso che per la Eaton la prima verifica riguarda la possibilità di una ripresa e prioritaria è l’esigenza per i lavoratori dello stabilimento delle garanzie sulle prospettive occupazionali. Il Comune si impegnerà perché Governo e Regione, finora assenti dal confronto occupazionale del territorio, possano dare immediate risposte concrete” conclude Cisint.