E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Nel secondo trimestre del 2018 è proseguito il percorso di crescita delle esportazioni dei distretti del Triveneto, che hanno toccato gli 8,5 miliardi di euro: complessivamente nel primo semestre dell’anno sono stati esportati 16,8 miliardi di euro, il miglior risultato di sempre nei primi sei mesi dell’anno, trainati dai mercati europei. Tra aprile e giugno 2018 le imprese distrettuali del Triveneto hanno mostrato un andamento leggermente inferiore rispetto agli incrementi medi nazionali (+3,1%), subendo un rallentamento nella crescita e fermandosi ad aumento dell’1,9% (+2,3% su base semestrale).
Le dinamiche sono diverse nelle tre regioni: se da un lato i distretti veneti hanno accelerato la crescita (+2,7%), dall’altro a frenare i risultati complessivi delle esportazioni sono stati i cali registrati nel Trentino Alto Adige (-0,9%) attribuibili all’arretramento delle esportazioni dei principali distretti agroalimentari, a cui si è aggiunta la sostanziale stabilità dei flussi del Friuli Venezia Giulia penalizzato dal distretto della Meccanica di Udine e Pordenone, che ha neutralizzato gli incrementi ottenuti dagli altri distretti della regione.
I distretti triveneti della filiera Metalmeccanica rimangono ancora nel secondo trimestre i più performanti in termini di valori in euro esportati (+113 milioni di euro), con incremento delle vendite del 4,9%, di poco superiore a quello registrato dai competitor tedeschi (+4,4%). Lieve crescita invece per le altre filiere distrettuali del sistema casa (+0,7%) e del sistema moda (+0,3%). Brusco arresto della filiera agroalimentare triveneta nel secondo trimestre del 2018 (-0,4%) che mantiene comunque una crescita complessiva positiva su base semestrale (+1%).
Balzo dell’export per i poli tecnologici del Triveneto
Abbondantemente al di sopra della media nazionale, la crescita dell’export dei tre poli tecnologici del Triveneto nel secondo trimestre 2018 (+13,6% variazione vs. +1% variazione nazionale). Il Polo Ict di Trieste spicca per il balzo del +29,8% quasi interamente realizzato sul mercato francese, in cui negli ultimi anni si sono instaurate importanti relazioni di subfornitura. In accelerazione anche il Polo Ict veneto che ha registrato aumenti a doppia cifra (+13%) grazie a forti aumenti in Arabia Saudita, nel Regno Unito e ad Hong Kong. Infine il Biomedicale di Padova con una crescita di +6,5 milioni di euro la più alta tra i poli biomedicali italiani (+3,8% variazione polo padovano vs. +3,5 variazione poli biomedicali italiani).
Friuli Venezia Giulia in positivo Filiera del Mobile e Agroalimentare
Con 918 milioni di esportazioni nel secondo trimestre 2018 i distretti del Friuli Venezia Giulia hanno replicato lo stesso risultato dell’anno precedente: la filiera del sistema casa e quella dell’agroalimentare hanno segnato nuovi incrementi (+4,4% il sistema casa, +2,7% l’agroalimentare) controbilanciati però dalla diminuzione del distretto della Metalmeccanica, che ha sofferto in Turchia e Messico. Il distretto degli Elettrodomestici di Pordenone ha messo a segno nel secondo trimestre 2018 un balzo delle esportazioni, best performer della regione, con un incremento a doppia cifra (+14%) trainato dal mercato francese.
Nel sistema casa le Sedie e tavoli di Manzano superano per crescita (+4,4%) il Mobile di Pordenone (+0,8%) lontano dal ritmo di crescita ottenuto nel 2017. Per l’agroalimentare, è stata migliore la performance in valore del Caffè di Trieste, seguita da quella del Prosciutto di San Daniele, che dimostra una ottima dinamicità con tassi di crescita a doppia cifra. In calo invece i Vini distillati del Friuli che hanno diminuito le vendite nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
“Il Triveneto conferma la propria vocazione all’esportazione, sostenuta anche grazie alle molte eccellenze distrettuali. In questi anni, investimenti, innovazione e proiezione internazionale hanno fatto la differenza nello sviluppo delle nostre imprese. Per questo, Intesa Sanpaolo punta a consolidare il proprio ruolo di partner del mondo produttivo, certamente attraverso il credito, ma anche con iniziative di finanza straordinaria volte a rafforzare la capitalizzazione delle aziende, l’innovazione, l’internazionalizzazione”, ha dichiarato Renzo Simonato, direttore regionale Veneto, Fvg, Trentino Alto Adige, “Intesa Sanpaolo vuole essere un fattore abilitante per la politica industriale del Triveneto: nell’arco del Piano d’Impresa 2018-2021 abbiamo destinato 35 miliardi di nuovo credito per famiglie e imprese di questo territorio”.