Parte proprio dal Friuli la sfida al monopolio delle Online Travel Agency (Ota), vale a dire quei portali di prenotazione turistica che oggi controllano il mercato, imponendo agli albergatori esose provvigioni, che si trasferiscono poi sul prezzo finale ai loro clienti. L’idea è molto semplice: creare un circuito alternativo in cui le strutture possono presentare la propria offerta.
Sarà presentato il 2 marzo a Gorizia il progetto del portale www.freebookingitalia.it, curato dalla società Ipermediastudio che intende così cambiare le abitudini di tutti coloro che, sempre più numerosi, utilizzano il web per prenotare gli alberghi per le proprie vacanze.
Esperienze simili all’estero non mancano e anche in Italia esistono portali ‘fair’, però limitati a una determinata area geografica. È anche il caso, per esempio, del sito dell’agenzia regionale TurismoFvg. Il progetto di Freebooking Italia è molto più ambizioso e intende coinvolgere tutta l’Italia, ponendosi come soglia critica di avvio 5.000 alberghi aderenti.
Formula rivoluzionaria
“La vera novità – spiega l’imprenditore Franco Samuele – risiede nel fatto che Freebooking Italia sarà il primo portale nazionale in grado di competere per visibilità con i siti delle Ota, cosa mai accaduta alla miriade di micro portali simili a carattere locale. Pagando una quota minima mensile di adesione, che verrà in parte reinvestita nella visibilità sui motori di ricerca, gli albergatori potranno ottenere tutti insieme un ritorno che singolarmente non sarebbero in grado di avere. Ecco perché è fondamentale per il progetto la maggiore adesione possibile da parte dei professionisti del turismo”.
La Ipermediastudio opera da 25 anni, con una decina di dipendenti, nello sviluppo di soluzioni informatiche.
Nel mirino dell’antitrust
Recentemente, alcune delle principali agenzie turistiche online che sono finite anche nel mirino dell’Antitrust, che ha aperto un’istruttoria per verificare se le Ota limitano la concorrenza sul prezzo e ostacolino la possibilità per i consumatori di trovare davvero le offerte più convenienti sul mercato.
Secondo l’imprenditori isontino, sono poi in grado, semplicemente intervenendo sugli algoritmi dei motori di ricerca, di dirottare flussi di milioni di turisti. Sottostando alle regole dettate dal monopolio delle agenzie, inoltre, gli albergatori sono costretti a non mettere a disposizione tutte le camere, o ad alzare il prezzo delle camere prenotate direttamente dagli utenti.
“Partecipare al progetto di Freebooking e contemporaneamente boicottare le Ota – continua Samuele – significherebbe davvero fare una rivoluzione dal basso e interrompere il monopolio delle agenzie online. Il giro d’affari delle prenotazioni attraverso il web ha, infatti, dimensioni impressionanti, nell’ordine di miliardi di euro. Basti pensare che solo in Italia ogni anno vengono prenotati 220 milioni di pernottamenti, il 36% dei quali tramite le Ota, le quali incassano una provvigione che va dal 7 al 30% di ogni pernottamento”.