“Qualsiasi progetto di rilancio dell’Unione Europea che preveda la riduzione delle spese agricole sarebbe limitato e senza ambizione. È necessario, invece, aumentare le risorse proprie dell’Unione”. È l’opinione espressa dal presidente di Confagricoltura Fvg, Claudio Cressati, in vista della riunione informale dei capi di Stato e di governo che si terrà a Bruxelles il 23 febbraio prossimo con, all’ordine del giorno, la discussione sulle priorità politiche del prossimo quadro finanziario pluriennale della Ue.
“Le spese per l’agricoltura ammontano a meno di mezzo punto percentuale sul prodotto interno lordo degli Stati membri – aggiunge Cressati -. Scendere sotto questa percentuale metterebbe a rischio la sovranità alimentare dell’Unione, che è basata su una produzione allineata alle esigenze dei consumatori in termini di sicurezza e qualità”.
A livello europeo, la tutela delle risorse naturali su circa la metà dell’intera superficie dell’Unione è garantita dagli agricoltori. Sono 44 milioni i posti di lavoro assicurati dal settore e le produzioni agro-alimentari stanno conquistando una crescente presenza sui mercati internazionali. Grazie all’innovazione tecnologica, il ruolo del settore agricolo può ulteriormente crescere, con un contributo di rilievo anche nelle politiche ambientali, turistico-paesaggistiche e di contrasto al cambiamento climatico.
“L’agricoltura è una realtà economica e sociale vitale, che va assolutamente preservata all’interno di un’Unione Europea più coesa e rafforzata da una dotazione di bilancio superiore a quella attuale”, conclude il presidente regionale di Confagricoltura.