“L’occupazione riparte solo se ripartono gli investimenti, pubblici e privati. L’articolo 18 e la flessibilità sono un falso problema”. Il segretario generale della Cgil di Udine Alessandro Forabosco replica così all’appello a una maggiore flessibilità del lavoro lanciato dal presidente Matteo Tonon in occasione dell’assemblea dei delegati di Confindustria Udine. “Dopo aver giustamente osservato che i posti di lavoro non si creano per legge – spiega Forabosco –, Tonon si rimangia tutto rispolverando il totem dell’articolo 18. Un’uscita fuori tempo, alla luce non soltanto di un’emergenza occupazionale che si aggrava ogni giorno di più, in Friuli come nel resto del Paese, ma anche delle attuali dinamiche del mercato del lavoro. Confindustria non può ignorare che poco più di un’assunzione su dieci avviene oggi a tempo indeterminato, mentre oltre l’80% dei contratti di lavoro è a termine o passa attraverso agenzie interinali”.
Se in provincia si sono persi 11mila posti di lavoro tra il 2008 e il 2013, le cause, per la Cgil, non possono essere cercate in una mancanza di flessibilità. “La necessaria riforma della legge Fornero – conclude Forabosco – dovrà quindi puntare esattamente nella direzione opposta rispetto a quella indicata da Tonon, cioè a sostenere la stabilità dell’occupazione contrastando la precarietà e l’abuso dei contratti atipici”.