Nella tarda serata di venerdì, la Bce ha emesso il suo verdetto: le Banche Veneto sono prossime al fallimento e l’Italia, come sancito dal meccanismo di risoluzione Ue, dovrà avviare le ‘procedure di insolvenza‘. Una notizia che fa tremare nuovamente i risparmiatori dei due istituti.
Ma il Governo si è detto pronto a trovare rapidamente una soluzione. Il Consiglio dei Ministri, infatti, si riunirà (probabilmente oggi alle 13) “per adottare le misure necessarie ad assicurare la piena operatività bancaria, con la tutela di tutti i correntisti, depositanti e obbligazionisti senior”, come si legge in una nota del Tesoro.
La Commissione europea, prendendo nota della decisione della Bce, ha infatti invitato le autorità italiane a determinare la strada da prendere per le due banche, in linea con la legislazione sul fallimento.
L’opzione potrebbe essere quella di separare le attività, distinguendo tra Good (per la quale aveva già manifestato il suo interesse il Gruppo Intesa) e Bad Bank, dove finirebbero crediti deteriorati e ad alto rischio, per un valore intorno ai 20 miliardi. Questa ‘parte negativa’ dovrebbe essere a carico delle banche liquidate, che saranno commissariate e dovrebbero ricevere fondi statali per evitare il bail in.
Attesa, insomma, per le decisioni del Governo, alle quali guardano i dipendenti dei due istituti, oltre ovviamente ai tantissimi azionisti e correntisti.