Il Governo, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, dove è stato presentato il piano di accorpamento delle Camere di Commercio italiane, ha comunicato che la richiesta, precedentemente accolta, di avere un’unica Camera di commercio regionale è stata cassata per ragioni tecniche, riportando così il testo alla versione presentata da Unioncamere, che prevede la fusione tra Udine e Pordenone, mantenendo invariata la situazione per la Camera di Commercio della Venezia Giulia.
Per l’assessore regionale Gianni Torrenti, “pur rimanendo indiscutibile che la Regione non ha competenza in materia, la scelta di creare un’unica Camera di commercio regionale ha una valenza strategica in linea con la politica di aggregazione territoriale e funzionale. Dobbiamo rammaricarci per questo ripensamento”.
“Questa novità improvvisa, che non ha tenuto conto dell’opportunità di leggere il territorio nel suo complesso, ora andrà gestita dalle due Camere di commercio, che – ha concluso Torrenti – avranno il compito di ricucire rapporti e dialogo tra tutti i soggetti coinvolti”.