“Conoscere e diffondere elementi di conoscenza rispetto agli strumenti, alle opportunità e alle progettualità in essere, ragionando al contempo sulle diverse declinazioni territoriali e i diversi livelli istituzionali che regolano e promuovono le politiche di sviluppo è la prima esigenza. Essere informati sulle opportunità finanziarie offerte dall’Unione per la realizzazione di progetti d’innovazione socio economica è una precondizione. Capire come e quanto possano interagire ed essere complementari le politiche europee, quelle nazionali e quelle regionali, è altrettanto importante”. Lo ha dichiarato Matteo Tonon, presidente di Confindustria Udine, aprendo a palazzo Torriani il convegno sul tema ‘La politica del cambiamento per l’Europa che cresce. Le politiche regionali ed il sostegno alla competitività delle imprese’ promosso dall’Associazione nell’ambito del ciclo di appuntamenti ‘Scenari di Realtà Industriale’.
“Cito un dato su tutti”, continua Tonon. “L’Unione Europea destinerà 454 miliardi di euro fino al 2020 per diminuire le disparità e sostenere la crescita nelle Regioni Europee. Capire come e dove saranno allocate queste risorse per le imprese significa orientare le proprie azioni di internazionalizzazione. Vi è poi un altro tema, che impatta concretamente sulle procedure necessarie ad assicurarsi le provvidenze destinate alle nostre aziende, specialmente nei settori della ricerca, innovazione e quindi dell’industrializzazione, che talvolta paiono complesse, soprattutto per le piccole e medie imprese”.
L’incontro è ruotato attorno alla presentazione da parte dei rispettivi autori di due libri: “Internazionalizzazione delle imprese” di Raimondo Schiavone e Silverio Ianniello ed “Europa 2020. Lo sviluppo locale e le politiche territoriali dell’Unione europea” di Graziano Lorenzon. Il primo volume, che rappresenta una sorta di bussola per tutte le aziende che vogliono intraprendere un percorso complesso e ricco di insidie come quello, appunto, della internazionalizzazione, raccoglie i contributi di autorevoli professionisti nei campi dell’economia, della finanzia, dell’impresa, del diritto, della comunicazione e del commercio internazionale. Nella prima parte vengono esaminati i profili generali dell’internazionalizzazione, con un focus sugli strumenti europei, nazionali e regionali a disposizione degli imprenditori.
Nel libro ‘Europa 2020’, Lorenzon propone, invece, un lungo ragionamento sulla formulazione delle politiche europee e sul possibile ruolo attivo sia dei “territori deboli” che delle piccole e medie imprese. Partendo da questa prospettiva, l’autore ha offerto ai presenti in sala una lettura dei fenomeni di cambiamento legati al processo di integrazione europea e di globalizzazione. “E’ un lavoro – ha spiegato Lorenzon – che vuole stimolare una riflessione sulla relazione tra modelli di sviluppo, obiettivi di crescita economica sostenibile e sulle necessità di ragionare su una policy a diverse ‘scale’ e una governance multilivello”.
Il convegno ha poi offerto, con gli interventi di Derna Del Stabile, di Interna Contract spa di Feletto Umberto, e Raffaele Fantelli, di Kito Chain Italia srl di Fusine, due interessanti testimonianze aziendali di esperienze di successo, rispettivamente nei processi di internazionalizzazione e nei processi innovativi. La riflessione conclusiva dell’incontro è stata affidata a Franco Iacop, presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.