I soci della Banca popolare di Cividale, oggi in assemblea nella cittadina ducale, hanno approvato a larghissima maggioranza il bilancio del 2015. Nella ricorrenza dei 130 anni di attività l’istituto segna un record storico: un utile di oltre 24 milioni di euro. Un risultato che la presidente Michela Del Piero ha definito dimostrazione della capacità di reazione dell’istituto, che nell’ultimo anno ha anche aumentato del 5% il numero dei soci e del 3,2% quello dei correntisti. Risultati lusinghieri in un periodo decisamente buio per alcune popolari.
Tornando ai numeri, l’utile di oltre 24 milioni è stato ottenuto anche grazie all’operazione straordinaria di vendita della partecipazione nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, che ha consentito da solo una plusvalenza netta di 62 milioni di euro.
Ai soci, così, va ora un dividendo pari a 0,30 euro per azione, corrispondente a un rendimento lordo dell’1,53 per cento.
Gli stessi soci, però, vogliono vederci chiaro nella recente gestione dell’istituto e hanno approvato la proposta avanzata dall’attuale consiglio di amministrazione per avviare un’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici riguardo la realizzazione dell’avveniristica sede alle porte di Cividale costata alla banca 37 milioni di euro. In particolare, l’azione è nei confronti del Cda dell’immobiliare Tabogan e dei precedenti componenti del Cda e collegio sindacale.
L’assemblea, infine, ha provveduto al rinnovo di 5 amministratori riconfermando gli uscenti Michela Del Piero (1862 voti) e Mario Leonardi (1404 voti) , mentre di nuova nomina sono Alessia Fugaro (1735 voti) , Livio Semolic (1612 voti) e Franco Sala (in rappresentanza del socio Credito Valtellinese) (1541 voti), tutti nominativi proposti dal cda (erano giunti a scadenza di mandato e non si sono riproposti Adriano Luci, Carlo Devetak e Francesca Bozzi). Pierluigi Comelli e Michele Picco, che avevano presentato candidatura spontanea, hanno ottenuto rispettivamente 177 e 235 voti.